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Anche le maestre scopano! I manifesti per l’insegnante vittima di revenge porn

Torino. Il 2 dicembre, si è svolta la prima udienza sulla maestra d’asilo licenziata per colpa del revenge porn. Per ovvie ragioni il nome della protagonista non si conosce, ma la sua storia sì. La giovane maestra d’asilo di 25 anni, come un fulmine a ciel sereno, scopre che delle sue foto e video intimi, inviati al fidanzato, hanno fatto il giro in varie chat su whatsapp. Dall’ex fidanzato al gruppo del calcetto, dal gruppo del calcetto alle mogli e mamme dell’asilo. E proprio una mamma, che ogni giorno porta suo figlio in quella scuola materna, riesce a riconoscere dal video la maestra. A quel punto la madre decide di portare il materiale alla preside, che senza un attimo di esitazione decide di licenziare la giovane maestra. “Mi ha detto che se avessi fatto la cassiera non ci sarebbero stati problemi, ma siccome sono una maestra d’asilo i problemi ci sono”, dichiara la giovane dopo mesi.

Il processo

Le settimane sono passate, il giorno del processo (2 dicembre) è arrivato e la giovane ha portato in tribunale la preside, che l’ha licenziata, e la madre, che ha portato video e foto dalla preside e poi li ha fatti girare su vari gruppi whatsapp. Durante l’udienza dichiara di essersi sentita finalmente libera da un peso. Contattata da Radio Capital, dopo il processo, ha dichiarato: “Mi sono sentita umiliata in questi mesi. Mio fratello non mi parla più. Non riesco a trovare un lavoro per colpa del mio marchio e nemmeno riesco a costruirmi una nuova relazione. Qualche settimana fa un ragazzo ha smesso di frequentarmi perché non reggeva il peso della situazione”.

Il prezzo da pagare

Questo è il prezzo che sta pagando la giovane donna. Ancora neanche lei sa la motivazione per cui l’ex fidanzato decise di inoltrare le foto intime scattate da lei. “In un ambiente in cui siamo tutte donne, come la scuola materna, non ho ricevuto alcuno appoggio o sostegno dalle mie colleghe”. Se la maestra non ha trovato appoggio dalle compagne di lavoro, lo ha trovato dalla gente comune. La sua storia sta infuocando il web e anche le strade di Torino, città della protagonista. Lo street artist Andrea Villa ha deciso di contattare tre insegnanti e di scattare a loro delle foto senza veli per appoggiare alla donna. Le facce ovviamente delle donne ritratte non vengono mostrate. #Teachersdosex è l’hastag che sta riempiendo la città piemontese.

Una ripresa non facile per la giovane vittima che dovrà cercare di ricostruire i cocci della sua vita, taglienti come il vetro, dopo questo terribile incubo.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”