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Bridgerton, confermata la seconda stagione della Royal Family più afro della storia

Bridgerton avrà una seconda stagione. La serie tv Netflix di successo sulla nobiltà londinese che ci ha fatto perdere la testa per Duchi e Visconti, tornerà sugli schermi. La conferma della seconda stagione arriva a meno di un mese dall’uscita della prima.

L’annuncio della seconda stagione

A darne l’annuncio, è stata proprio la voce onnisciente di Lady Whistledown:

“Dopo i pettegolezzi degli ultimi giorni, è un onore per me comunicarvi che Bridgerton tornerà ufficialmente per una seconda stagione. Spero che abbiate messo da parte una bottiglia di ratafià per questa deliziosa occasione”.

Il cast tornerà sul set nella primavera del 2021. Ciò significa che potremmo vedere la seconda stagione di Bridgerton all’inizio del 2022. E se la prima stagione della serie si è concentrata sulla dolce Daphne e la sua relazione con il seducente Duca di Hastings, ora sarà il turno del maggiore dei fratelli Bridgerton, Anthony, che avrà un ruolo da protagonista.

La regina nera di Bridgerton

Uno dei personaggi più curiosi della serie che ritroveremo sarà di certo la regina Charlotte, la lettrice più avida delle cronache di Lady Whistledown.

È possibile che molti siano rimasti sorpresi nel vedere una regina d’Inghilterra dalla carnagione scura.

Padrona di sé e incredibilmente affascinante con le sue variopinte parrucche, Carlotta governa una corte che ha molti più personaggi afroamericani e asiatici di quanto si sia mai visto fino ad oggi in film in costume. Senza dubbio, qualcuno avrà pensato che si tratti di una licenza poetica della produttrice Shonda Rhimes (cui dobbiamo serie come Grey’s Anatomy e Scandal) o che riguardi gli standard di diversità dettati recentemente dall’Academy di Hollywood.

E invece, sorprendentemente, c’è una storia vera alla base della scelta di far interpretare il personaggio della regina Charlotte all’attrice afroamericana Golda Rosheuvel.

Chi era la regina nera Charlotte?

Si chiamava Sophia Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, sposa di re Giorgio III e regina consorte d’Inghilterra, e aveva effettivamente origini africane. 

La nobildonna in questione sembra discendere da Madragana Ben Aloandro, donna di origine nordafricana, amante del re portoghese Alfonso III.

Tuttavia, questa informazione è stata custodita gelosamente negli archivi reali, e non è stata rivelata fino al 1996, durante il programma Frontline del canale televisivo statunitense PBS.

La versione abbracciata dalla serie sembra perciò essere una delle possibili spiegazioni che gli storici si sono dati rispetto alle origini della Regina, in un’epoca in cui la schiavitù era ancora legale.

Di certo, si è parlato molto della sua figura negli ultimi anni, soprattutto quando il principe Harry ha annunciato il matrimonio con l’attrice Meghan Markle. Il mondo intero ha iniziato a chiedersi cosa avrebbe comportato un evento così rivoluzionario, cioè che una donna birazziale occupasse un posto di rilievo all’interno della Royal Family, senza sapere che questo era già accaduto in passato.

Se c’è una cosa che Bridgerton ci ha insegnato, oltre ai bustini e ai balli a corte, è che per essere re o regine, per stare ai vertici di una società, il colore della pelle conta davvero poco.


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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.