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Covid, infiamma la protesta dei ristoratori davanti a Montecitorio

Sono scene di guerriglia quelle che si stanno verificando in questi minuti a Montecitorio.

I ristoratori e i commercianti di tutta Italia sono scesi in piazza, alle 15.00, per chiedere al Governo di poter tornare a lavorare in sicurezza e di avere sostegni economici adeguati.

Gli scontri

La protesta, che doveva essere del tutto pacifica, è sfociata poi in scontri con le forze dell’ordine, tra lanci di bottiglie ed alcuni fermi. I manifestanti, per lo più ammassati ed alcuni senza indosso la mascherina, hanno tentato di forzare il cordone di sicurezza. Tra questi, uno del tutto somigliante a Jake Angeli, il vichingo che ha guidato la protesta a Capitol Hill lo scorso gennaio. Qui il video degli scontri.

La manifestazione

La manifestazione è la quinta tappa di un tour organizzato dall’Associazione di ristoratori #IoApro, itinerante per tutta la Penisola. Inaugurato lo scorso 28 marzo a Milano, la manifestazione è arrivata anche a Palermo. A indire la proteste, non soltanto i ristoratori ma anche tante sigle a loro vicine, tra cui: Mio Italia, La Rete delle Partite Iva, Apit Italia, Pin, Associazione Fieristi Italiana e Lo Sport è Salute.


LEGGI ANCHE: Oltre al danno la beffa, multa salata per i ristoratori che hanno protestato al Massimo


La voce dei manifestanti

«Siamo imprenditori, non delinquenti». Questo urlano i ristoratori e i commercianti ai loro megafoni, chiedendo riaperture al grido di “libertà!”. In precedenza, in piazza Montecitorio, aveva preso la parola al microfono, tra gli altri, il deputato di Forza Italia Vittorio Sgarbi.

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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.