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Ristoranti e bar chiusi dalle 18. Stop a palestre, piscine, cinema e teatri. La bozza del Nuovo Dpcm

Nuovo DPCM: I contenuti della bozza – “A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00”.

E’ quanto prevede una bozza del Dpcm in via di definizione,  a cui sta lavorando in queste ore il governo Conte 

Nella bozza si prevede che dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitaria.

E’ consentita fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. 

Bozza nuovo Dpcm: Scontro Governo-Regioni su stop a ristoranti e bar dalle 18

L’ultimo scontro, in serata, è quello sullo stop alle cene.

Le Regioni, in una lettera, chiedono all’unisono al governo di non decretare la chiusura di ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie alle 18, misura contenuta nella bozza del nuovo Dpcm. Vogliono ‘salvare’ i ristoranti, lasciando che i bar chiudano alle 20.

E, in tarda serata, il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione e il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia sono tornati a riunirsi per fare un punto forse decisivo prima dell’ok al decreto.

Lo stallo rinvia a domenica la firma del Dpcm e la conferenza stampa di Conte. Viene chiesto anche di estendere la didattica a distanza “fino al 100% per le scuole secondarie superiori e per le università”.

E si fa rilevare, tra l’altro, la necessità di prevedere adeguate forme di ristoro per i settori e le attività economiche interessate dalle limitazioni introdotte dal provvedimento.

Alcune misure contenute nella bozza del Nuovo DPCM

Ecco alcune delle nuove misure a cui sta lavorando il governo. 

Le nuove misure anti-Covid entreranno in vigore dal 26 ottobre e dureranno fino al prossimo 24 novembre, prevede la bozza.

Raccomandato non spostarsi dal proprio Comune

Secondo quanto prevede il testo, in via di definizione, “è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”. 

Stop a teatri, cinema, casinò  

“Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”, sempre secondo quanto prevede la prima bozza del Dpcm

Scuola, primo ciclo resta in presenza  

L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione – materna, elementari e medie – e per i servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi in presenza. 

Le scuole superiori adotteranno una Dad pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali.

Possibile chiusura delle piazze dalle 21

“Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”. E’ quanto prevede la prima bozza del Dpcm a cui sta lavorando il governo. La bozza con le nuove misure anti-Covid, si precisa dal governo, è in via di definizione e potrebbe subire ulteriore cambiamenti. 

Palestre, Piscine e Sale giochi

Secondo quanto si apprende, ci sarebbe anche uno stop all’attività di palestre, piscine e sale giochi. (ansa)

Luoghi di culto

“L’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”, si legge ancora.

Inoltre..

Si afferma poi che “restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”.

“Riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”.

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