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Università, giovani e futuro in Sicilia: l’assessore Lagalla si racconta a Younipa

Ad un anno dall’insorgere della pandemia, con tutti gli stravolgimenti che ha portato nella vita di tutti noi, ma soprattutto degli studenti, abbiamo incontrato l’assessore all’Istruzione e alla Formazione Professionale Roberto Lagalla, già Rettore dell’Università di Palermo.

Abbiamo chiacchierato con lui delle problematiche vissute durante questo anno pandemico dal mondo studentesco, di diritto allo studio, delle azioni poste in essere dalle istituzioni a sostegno di scuole e università e del futuro degli studenti siciliani.

Una chiacchierata con L’assessore Lagalla

Abbiamo iniziato la nostra chiacchierata con l’Assessore, ripercorrendo, inevitabilmente, questo ultimo anno. “La pandemia, come accade per le guerre, segna di fatto un nuovo confine dal quale ripartire – ci dice Lagalla – un nuovo punto di avvio. Ma dobbiamo sempre ricordarci di non perdere la continuità con il passato”.

La DAD

Parlando di come il mondo universitario ha vissuto questo anno pandemico, abbiamo affrontato la questione relativa all’avvento della DAD e ai possibili scenari futuri per la didattica a distanza. Secondo Lagalla “Possiamo portarci qualcosa nel futuro di questa modalità. La pandemia ha finalmente sdoganato e messo sulla scena l’importanza del digitale nell’erogazione della didattica e come fonte di ampliamento della conoscenza. Certo, non mi piace pensare ad una dad che possa sostituire la didattica in presenza, che è l’essenza stessa della comunità educativa, perché forma le coscienze ed educa alle relazioni interpersonali. In futuro dovremo avere piena e matura consapevolezza del valore integrativo della DAD. Oggi il mondo del sapere si pone anche il problema dei contenuti di questo sistema. Fino ad ora è stato un sostituto della didattivca in presenza…da domani dovrà essere un contenuto diversificato rispetto a quello erogato in presenza”.

E il futuro?

Come si immagina il futuro prossimo del mondo formativo siciliano?

“Io credo che occorra puntare sempre di più sulla qualità dell’offerta formativa, sulla sensibilizzazione culturale della popolazione alla importanza dell’istruzione e della formazione professionale. E infine, occorre concentrarsi sulla alla capacità competitiva dei nostri laureati e dei nostri diplomati. A mio avviso questi sono i tre punti fondamentali che si inseriscono nella prospettiva della società della conoscenza futura”.

Secondo l’Assessore Lagalla nel futuro si dovrà puntare molto di più sui cosiddetti saperi trasversali, le soft skills. Per l’Assessore i più rilevanti in questa categoria sono:

  • Possedere la capacità di conoscenza di almeno una lingua straniera.
  • Crearsi una matura cultura informatica. Per attuare un uso responsabile e avere una conoscenza reale delle opportunità positive del sistema digitale.
  • Attuare una concreta educazione ambientale collettiva, più sviluppata di quella attuale, perché il pianeta richiede attenzione

Continuando la nostra chiacchierata chiedo al Prof. Lagalla qual è stato il contributo del suo Assessorato agli studenti e alle Università, in termini concreti.

Il contributo della Regione agli studenti

“Noi come regione, abbiamo lavorato moltissimo durante la pandemia per favorire il potenziamento delle strumentalizzazioni digitali, nelle scuole e nelle Università. Probabilmente – incalza l’Assessore – poco è stato pubblicizzato il fatto che le risorse economiche per i dispositivi individuali concessi dalle università agli studenti, sono state finanziate in larga misura da contributi regionali”.

Parlando di strategie per potenziare l’educazione digitale e la digitalizzazione dei processi, L’Assessore ci svela in anteprima che si sta promuovendo un PROGETTO PILOTA di 5 milioni di euro, che partirà con il prossimo anno scolastico destinato alla sperimentazione innovativa della scuola digitale. Saranno individuate alcune scuole hub e alcune scuole spoke dove porteremo da subito la connessione ad alta velocità e attraverso opportune sinergie saranno sperimentati nuovi modelli didattici basati proprio sull’informatizzazione”.

Il rapporto con gli Ersu

Qual è stato il rapporto tra l’Assessorato alla Formazione e gli Ersu degli atenei siciliani? Come vi siete coordinati?

“Parlando degli Ersu, tengo a dire, con grande soddisfazione, che questo governo ha finalmente rinnovato i CdA degli Ersu che erano da anni commissariati. Questo ha fatto sì che venisse ridata voce alla democrazia universitaria. Ma, soprattutto, ciò ha permesso di rimettere al centro delle scelte strategiche per il diritto allo studio la componente studentesca, presente oggi addirittura in quota maggioritaria nei CdA degli Ersu. Quest’anno inoltre siamo molto orgogliosi di dire che, fino a questo momento, sono state erogate quasi 9.000 borse di studio. Un numero mai raggiunto in passato. Io tra l’altro confido molto nel fatto che l’Ersu di Palermo, quest’anno possa aspirare a soddisfare il 100% della richiesta. E questo sia grazie alla premialità che siamo riusciti ad ottenere a livello ministeriale ma anche grazie alle maggiori risorse che la regione ha stanziato…”.

Il sostegno nell’erogazione di indennità

“Vorrei ricordare a chi non lo sapesse che, come Regione, abbiamo stanziato oltre 10 milioni per aiutare gli studenti fuori sede e quelli palermitani, a completare il pagamento delle indennità alloggio. Già è stato fatto tanto, ma possiamo e dobbiamo sempre tentare di fare qualcosa di più, a dimostrazione della nostra attenzione reale e doverosa peraltro, al diritto allo studio universitario. Non è incidentale in questo ambito, l’importanza che nell’erogazione di questi fondi ha avuto l’approvazione nel 2019 della legge regionale sul diritto allo studio. Perché quella legge, che qualcuno ha contestato anche a livello accademico, è una legge che impegna la politica a finanziare il diritto allo studio, sia attraverso i finanziamenti ordinari che attraverso i finanziamenti a valere sui fondi europei extra regionali”.

Avevamo sperato di vederla tra i sottosegretari di questo governo…Così non è stato. Adesso il futuro dell’Assessore Lagalla quale sarà?

Alla mia età non sono molto preoccupato per il futuro professionale. Per quella che è la mia esperienza maturata, posso continuare a dare un contributo, ma certamente non voglio dare fastidio a nessuno. Sto vivendo una bellissima esperienza in questo governo potendo attenzione i problemi del un mondo straordinario della scuola, che ho imparato a conoscere e ad apprezzare, della formazione professionale e dell’Università. Per il futuro stiamo lavorando attentamente senza sapere di preciso cosa aspettarci. Il futuro è nello scrigno degli dei e quando lo scrigno si aprirà vedremo cosa ci avrà riservato. L’importante è impegnarsi al massimo per renderlo migliore.  

Un messaggio agli studenti siciliani

Salutiamo l’Assessore chiedendogli di lasciare messaggio agli studenti, dopo questo anno difficile e anche triste di Pandemia

“Certamente quella odierna è una generazione universitaria che ha patito una oggettiva perdita di chance educativa e relazionale. È compito della politica e delle generazioni più mature, della classe dirigente, sapere sanare questo trauma e operare attraverso due direzioni: l’ascolto e il fare concreto. Il messaggio che io voglio lanciare agli studenti è quello che c’è ascolto da parte nostra, c’è volontà di lavoro, a favore del diritto allo studio a tutti i livelli. Voi giovani dovete imparare ad avere fiducia nelle istituzioni, anche criticandole, quando serve, perché domani sarete voi a guidarle!”.

Ringraziamo l’Assessore Lagalla per averci dedicato il tempo di questa chiacchierata e ci auguriamo, insieme a lui, che nello scrigno del nostro futuro ci sia in serbo per tutti una ripresa e una rinascita del nostro Paese e della nostra società.

Vignetta di Andrea Parissi


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A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.