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Vaccino Astrazeneca ancora sotto esame, ecco cosa sta succedendo in Europa

Il dibattito europeo sul vaccino AstraZeneca da settimane è fatto di frenate e ripartenze. Alcuni Paesi come Italia, Francia e Germania sono cauti e frenati rispetto gli effetti collaterali probabilmente dovuti al siero. Nonostante le rassicurazioni dell’Ema. L’ultima arrivata in fatto di decisioni sul siero incriminato è l’Olanda. Lì hanno deciso per precauzione di sospenderne del tutto l’utilizzo dopo un iniziale blocco per età.

Italia: in attesa di contrordini si procede col siero

Da noi in Italia l’orientamento prevalente è quello di aspettare il nuovo pronunciamento di Ema. Intanto si procede in attesa di evidenze più solide. Perchè, ha spiegato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, “è giusto ragionare, investigare e dare risposte”. Qualora emergessero in europea linee guida difformi rispetto al quadro autorizzativo vigente queste verranno subito recepite. Ma al momento mancano i presupposti per circoscrivere ulteriormente il ricorso ad AstraZeneca. “Ci sono stati 62 casi di trombosi in tutto il mondo, di cui 44 in Europa occidentale: non possiamo essere sicuri che la causa sia il vaccino ma non lo possiamo neanche escludere. Serve una maggiore vigilanza e per questo Ema rivaluterà. Senza fermare nel frattempo la somministrazione di vaccini. Se verrà accertato un comune denominatore si ricalibrerà la somministrazione per determinate categorie”.


Leggi anche: Vaccini, l’Olanda sospende tutte le somministrazioni di AstraZeneca: ecco perché


In Gran Bretagna crollo dei decessi

Dal lato opposto a tirare dritto sulla sua strada è il Regno Unito, forte dei successi nella campagna in atto a giudicare dal bassissimo numero dei morti segnato dall’inizio della pandemia. L’agenzia di regolamentazione dei medicinali (Mhra) incoraggia i britannici a farsi vaccinare con AstraZeneca, rivelando che sette persone su 18,1 milioni di dosi somministrate sono morte a causa di rari trombi sviluppati dopo il vaccino. I dati parlano di 30 casi di trombi fino al 24 marzo che autorizzano l’agenzia ad affermare che «i benefici nella prevenzione dell’infezione da Covid-19 e delle sue complicazioni continuano a essere maggiori di qualsiasi rischio». Anche se nel frattempo «un rigoroso monitoraggio delle notizie di rari e specifici tipi di coaguli di sangue prosegue».

La Germania valuta richiamo con altro siero

In seguito alla raccomandazione di somministrare AstraZeneca solo alle persone con più di 60 anni (accompagnata da quella di deroghe per pazienti più giovani ma a discrezione del medico curante), ora la Commissione vaccinale permanente tedesca (Stiko) sta valutando di consigliare a quegli stessi che abbiano già ricevuto la prima dose di AstraZeneca di farsi inoculare per la seconda dose un vaccino diverso. Laddove accolta, questa soluzione potrebbe interessare una platea molto vasta in Germania: circa tre milioni di persone hanno ricevuto una vaccinazione iniziale con il preparato AstraZeneca e poco meno di duemila sono state già trattate con la seconda dose. Fra questi però si contano anche over 60 ai quali non si applicherebbe la raccomandazione sulla seconda dose con vaccino diverso.

Intanto negli USA….

Intanto il governo americano ha ordinato ad AstraZeneca di interrompere la produzione del suo vaccino anti Covid nei laboratori della Emergent BioSolutions di Baltimora. Tuttavia la decisione del governo degli Stati Uniti di interrompere la produzione del vaccino di AstraZeneca presso l’impianto di Baltimora non è un’indicazione di preoccupazioni su sicurezza o efficacia e non avrà alcun impatto sulla produzione delle dosi, ha detto lunedì un funzionario della Casa Bianca.

Il sottosegretario alla Salute Sileri su AstraZeneca: “Potrebbe essere vietato ad alcune categorie”

Nuova consultazione Ema su AstraZeneca: nessun nesso provato tra vaccino e trombosi

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A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.