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Università e matrimonio, accostamento impossibile?

È possibile conciliare matrimonio e università? Una ragazza – in poche parole -, prima di compiere il grande passo, deve laurearsi o può vestire i panni da studentessa anche se sposata?

Un occhio inesperto potrebbe dire che è difficile, se non impossibile, unire libri di letteratura o statistica, trattati di filosofia o di economia con i sussidiari della cucina nostrana.

Lasciando l’ironia da parte, la maggior parte delle persone è proprio così che la pensa. È fermamente convinta che una donna debba terminare il percorso accademico prima di donarsi ai fiori d’arancio.

Questo perché, appunto, la mentalità comune crede che una donna debba dedicarsi anima e corpo al marito e alla casa. Sì, pulire, cucinare, lavare, stendere, stirare e ancora pulire-cucinare-lavare-stendere-sti-ra-re e via dicendo in un circolo infinito con tempo da dedicare allo studio prossimo allo zero.

Organizzare un matrimonio è stressante, bisogna ammetterlo.   se il tuo lui non sa nemmeno caricare la lavatrice le cose si complicano. È dura stare dietro a un uomo, a meno che tu non sia così ricca da permetterti una colf.

Ma c’è anche da dire che non tutti gli uomini sono uguali e così basta davvero poco per aiutare le consorti alleggerendo loro il carico di lavoro.

Vedete, se un uomo ti appoggia, sostiene, ti incita ad andare avanti, se per una o qualche sera accetta di mangiare del cibo ordinato in un posto qualunque o, perché no, mettersi lui dietro i fornelli per una buona volta, se riesce a comprendere le crisi isteriche prima di un esame, allora il gioco è fatto e quel binomi indissolubile potrebbe sciogliersi pian piano.

E voi che ne pensate?

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A proposito dell'autore

Nata a Palermo l’8 dicembre del 1990. Da sempre, amante della poesia e dell’arte in ogni sua forma, ho deciso di assecondare la mia passione più grande: la scrittura. Un mondo, quello del giornalismo, spesso difficile e competitivo ma ciò non mi ha fermata. Mi sono laureata in “Giornalismo per uffici stampa” all’Università degli studi di Palermo lo scorso luglio. Nel 2011 arrivano le mie prime collaborazioni giornalistiche e televisive con "Cts, compagnia televisiva siciliana" e, nel novembre 2013, con "Livesicilia".

4 Risposte

  1. Gaia

    Naturalmente secondo questo articolo è OVVIO che ogni studentessa sia ricca di famiglia o scelga come compagno di vita il sultano dell’Oman: non dovrà così preoccuparsi di come pagare l’affitto, le bollette, il cibo e il vestiario. Potrà dedicarsi tranquillamente allo studio, e la sua preoccupazione sarà chi cucinerà la cena, non come guadagnerà i soldi per comprarla.

  2. Monica d.

    Ho conseguito la seconda laurea in filosofia con 110elode il 18/12/2013 a 45 anni sposata con 2 figli (19-13 anni) e lavorando nn ho una colf nn ho mai avuto aiuto x i vari impegni dei miei figli (il grande è da poco automunito) e nn sono milionaria (nemmeno lontanamente) mi sono organizzata x frequentare la maggior parte dei corsi ho studiato anche di notte x gli esami avevo la media del 30 e ho potuto usufruire di molte borse di studio: non sono una super donna ma ho sposato 25anni fa 1 uomo meraviglioso che mi ha sempre sostenuto e ora che ho raggiunto questo traguardo l’università mi manca e chissà se tra 5 anni x festeggiare i miei 50 mi regalerò un nuovo corso di studi… Per ora guardo orgogliosa mio figlio che ha iniziato il suo percorso universitario e mia figlia che tra un anno comincerà le scuole superiori e intanto continuo a fare ricerca, a studiare a scrivere.

  3. Andrea

    L’autrice è semplicemente una femminista incallita scrivendo quest’articolo. Quindi una ragazza studierebbe, più o meno assiduamente, per poi lavare-cucinare-lavare-cucinare? Ma non scrivere stronzate va…

  4. Bartolo

    E’ chiaro che l’autrice è di parte, cioè semplicemente femminista. Questa persona cita: “È dura stare dietro a un uomo, a meno che tu non sia così ricca da permetterti una colf.” Sicuramente non ha capito che gli uomini non sono tutti uguali, anzi, oggi sono loro che fanno quasi tutto in casa perchè anche la donna lavora, per aiutare il proprio marito o compagno per il sostenimento del nucleo familiare, specie quando ci sono dei figli. Io ho conseguito 2 lauree in questi ultimi 5 anni e non è stata facile (l’ultima con voto 100/110), specie quando al coniuge, con l’aiuto dei suoi parenti, non gliene frega un bel niente. La volontà, la determinazione e l’Amore per i propri figli alla fine premia.