4 Dicembre 2025

“È più facile arrivare a Milano che attraversare Palermo”di Salvatore Ferro, 38 anni, Bagheria

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Mi chiamo Salvatore Ferro, abito a Bagheria, lavoro a Palermo e ogni giorno mi chiedo come sia possibile che nel 2025 una città come Palermo sia ancora prigioniera del suo traffico, delle sue strade bloccate e di un trasporto pubblico che non funziona.

Lo dico con rabbia e con amarezza: è più facile viaggiare da Palermo a Milano in aereo che da Bagheria a Piazza Politeama in auto o con l’autobus.

Il disservizio che ti logora ogni giorno

Non è solo traffico.
È un sistema fermo, lento, caotico, senza alternative.

  • Autobus che non rispettano gli orari, quando passano.
  • Corse soppresse senza avviso.
  • Mezzi vecchi, pieni, senza aria condizionata.
  • Strade piene di cantieri eterni, deviazioni e buche.
  • Posteggi selvaggi ovunque, motorini sui marciapiedi, doppie e triple file come abitudine.
  • Nessuno controlla, nessuno interviene.

Se decido di prendere l’auto, parto alle 7:15 e arrivo dopo un’ora e mezza di colonna.
Se provo col treno o con l’autobus, rischio di arrivare in ritardo al lavoro perché un passaggio a livello si blocca o perché l’autista “oggi non c’è”.

E mentre io resto fermo dentro la mia macchina, vedo attorno a me:
anziani che aspettano alla fermata sotto il sole, mamme con bambini, studenti, lavoratori.
Tutti rassegnati. Ma rassegnati non è normale.

La città dove tutto è urgente, ma nulla cambia

Palermo è la città dove si inaugura una strada e pochi mesi dopo è già distrutta.
Dove si parla di tram, metro leggera, piste ciclabili… ma alla fine restano solo rendering e conferenze stampa.

Il risultato?
Una città immobile.
Una provincia ostaggio.
E chi lavora, chi studia, chi vive fuori Palermo come me… paga il prezzo ogni giorno.


Perché l’ho scritto a Younipa

Perché non ce la faccio più a sentir dire:
“Eh, è Palermo”… come se fosse una scusa eterna.

Ho scritto questa segnalazione perché penso che se non parliamo noi, non cambia niente.
Perché forse mettere nero su bianco ciò che viviamo può servire.
Perché Palermo merita più dignità.
E noi che la attraversiamo ogni giorno, anche da fuori, meritiamo rispetto.

Salvatore Ferro – Bagheria (PA)

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