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Collare blu per i randagi buoni di Unipa? Scelta a favore dell’uomo, non degli animali

A proposito del collare blu per i randagi che circolano per la cittadella universitaria, segnalando così «la non aggressività, il buono stato di salute e l’avvenuta sterilizzazione», come riportato qui, è doveroso sottolineare che non si tratta di una scelta che va a favore dei cani bensì della tranquillità di studenti e docenti.

Il randagio, infatti, non ha alcun giovamento se ha il collare blu o meno. Dovrà continuare a cercare da solo il cibo e un riparo per proteggersi dalla pioggia e dal freddo. In più, non andrà da solo dal veterinario per un vaccino o se ha bisogno di cure.

Inoltre, bisogna ricordare al sindaco & Co. che il randagio non è “frutto” della natura ma è prodotto o dell’abbandono di un uomo o del menefreghismo dell’amministrazione comunale.

Sì, Leoluca Orlando (il proprietario di ogni cane che vaga a Palermo: e non lo dico io ma la legge), così come chi lo ha proceduto (ovvero Diego Cammarata e ancora lui), ha le sue colpe: è mai stata pianificata una seria campagna di sterilizzazione su tutto il territorio palermitano? No. Senza dimenticare lo stato pietoso in cui versa il canile municipale e le poche risorse riservate alla sua adeguatezza.

In sintesi, il collare blu “rassicurerà” gli studenti che andranno a lezione (come se ogni cane in giro per Palermo senza collare fosse un potenziale killer) ma la vita dei randagi sarà sempre uguale, ovvero abbandonati a se stessi.

E così facendo il Comune vorrebbe mettersi una mano sulla coscienza – anche se sono i privati cittadini che si occupano di sfamare e tutelare la salute dei cani vaganti in viale delle Scienze – attraverso non la risoluzione del problema del randagismo ma l’accettazione con una classificazione “manichea” (quelli ritenuti non buoni avranno il collare rosso? e così potranno essere liberamente messi da parte o peggio soppressi?).

Chissà, seguendo la stessa logica, forse un giorno si arriverà a fare la stessa cosa con gli uomini. Sei buono e non faresti del male neanche ad una mosca? Allora girerai con un braccialetto blu. Sei appena uscito di galera e potresti ritornarci? Allora per te sarà pronto il braccialetto rosso.

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A proposito dell'autore

Laureata in scienze giuridiche nel 2012. Amante di tutti gli animali, si avvicina al mondo dei social network nel 2009 e comincia l’attività di volontariato “virtuale”, avvalendosi di Facebook e dei siti web che danno spazio a tutti gli amici a quattro zampe in difficoltà. Da luglio ad ottobre 2012 ha collaborato con Ilmoderatore.it, occupandosi della rubrica “Animali”.

3 Risposte

  1. giosafat

    Come fare un passo avanti ed essere scontenti perché non se ne sono fatti tre

  2. Clorinda Bonfardino

    Un passo avanti? Quale? Ah… Quello in favore della finta coscienza. Hai ragione Giosafat, come no.

  3. ROSARIO

    IDEAAAAAAA…
    e se mettessimo dei braccialetti colorati anche ai professori, in base ai voti che danno?