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Scoperto un gruppo Dark-Telegram che vende le cose più illegali al mondo

Un gruppo di spacciatori internazionali aveva trovato nuovo terreno di vendita su Telegram. Era lì che si sta(va) sviluppando il loro commercio: con basi in Italia, Spagna, Francia e Olanda. Tutti uniti su Telegram.

La Guardia di Finanza, su ordine del Tribunale di Roma, ha oscurato cinque canali aperti almeno da un anno – chiamati «Teledark» – per ordinare e acquistare online qualsiasi genere di droga. Ma anche documenti d’identità e patenti di guida.

Nel market targato Telegram si può trovare di tutto. Una patente falsa costava all’incirca 200 euro. Dieci grammi di «critical hash», un tipo di droga, 75 euro. Un etto di speed pasta, sempre un tipo di stupefacente, altri 250 euro.

Il tanto mitizzato Dark Web ha trovato un suo gemello speculare che gli analisti tendono a chiamare Dark Telegram.

Scovato il gruppo Darktelegram

L’operazione di investigazione è stata portata a termine dal Nucleo speciale per la tutela della privacy e contro le frodi tecnologiche delle Fiamme Gialle. Ma le indagini sono ancora in corso per risalire ai responsabili del canale principale e di quelli secondari, dove un sistema automatizzato gestito dal suffisso «bot» consentiva di inserire parametri specifici nella richiesta di droga, come quantità, tipo e anche luogo di spedizione al cliente. Non si esclude che dietro al traffico possa nascondersi qualche organizzazione criminale più vasta.

Fino a questo momento all’interno del canale «Teledark» sono stati trovati oltre 20 mila nominativi, anche se gli stessi investigatori ritengono che non tutti fossero clienti in cerca di stupefacenti.

L’indagine della Guardia di Finanza è scattata qualche mese fa monitorando la Rete, e in questo caso i social aperti al pubblico.

Non sarebbe il primo caso registrato. già nel novembre 2019 sempre il Nucleo aveva scoperto sul famigerato Dark web il «Berlusconi market», nome eclettico e spumeggiante, sul quale si poteva acquistare non solo droga, ma anche armi, documenti falsi, e gioielli.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”