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L'”Harlem shake” conquista le università italiane

C’è a chi piace e a chi no, ma l’Harlem shake è diventato a pieno titolo il tormentone del 2013. Un video che dura meno di un minuto, suddiviso in due momenti, sulle note di Harry Rodriguez, in arte Baauer. La prima scena in cui un singolo personaggio munito di casco o vestito in modo strano balla e compie movimenti inconsulti nella totale indifferenza dei presenti, e la seconda in cui tutti i partecipanti si cimentano in un ballo scatenato e insensato.

Lo hanno riproposto in tutto il mondo, ma anche le varie università italiane hanno voluto dare il loro contributo rilanciando il video più gettonato sulla rete, all’interno dei loro atenei. A Palermo, tra gli ultimi in ordine di tempo, c’è quello della Rum, Rete Universitaria Mediterranea, che ha approfittato del fenomeno mediatico per invitare i propri simpatizzanti al IV Convegno che si terrà a Città del Mare il 9 e il 10 maggio.

Anche l’associazione Intesa Universitaria si è fatta prendere la mano, trasformando un elegante e semplice buffet in una danza sfrenata.

Facendo un viaggio virtuale attraverso le altre università italiane, hanno scelto le loro aule universitarie gli studenti di Rimini, di Roma Tre  e della Federico II di Napoli.

Alla faccia della Federico II – come si legge nella descrizione al video – hanno voluto cimentarsi in un coloratissimo Harlem Shake anche gli studenti de L’Orientale di Napoli. Ma il capoluogo campano ci ha riprovato anche con la Seconda Università degli studi, attraverso l’Harlem shake ideato dai ragazzi di un’Idea moderata con la Parthenope.

Anche la Bocconi di Milano, il cui Harlem shake è stato organizzato dalla Bocconi Students for Fashion in collaborazione con altre associazioni dell’università, non è stato da meno. Nei lussuosi corridoi dell’Università, giovani elegantemente vestiti lasciano il posto a personaggi con tanto di salvagente, spade e bandiere dell’Italia.

Alle spalle di un giovane professore ignaro, intento a spiegare la lezione presso la Facoltà di Ingegneria informatica dell’Università di Pisa, balla un ragazzo con una maschera da cavallo.

Straordinaria, infine, la partecipazione degli studenti a Palazzo Nuovo, sede delle Facoltà Umanistiche dell’Università di Torino, dove in circa 700 si sono riuniti per ballare e divertirsi sulle note di Baauer.

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A proposito dell'autore

Studentessa, giornalista, curiosa e affamata di conoscenza e sfincione. Nel suo zaino il pc, il taccuino, la videocamera e un bel po' di passione.