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Palermo, la “statuaria casalinga” a sostegno delle imprese al femminile

Una donna con in mano una scopa. È questa l’installazione comparsa in piazzetta Bagnasco, a Palermo. La statua, che ha inizialmente suscitato diverse polemiche, nasconde un intento molto più nobile ed importante di quanto possiate immaginare.

La statua della donna casalinga

Una longilinea figura femminile che sembra esser intenta a sbrigare le faccende domestiche. È questo ciò che alcuni passanti si sono ritrovati, inaspettatamente, in Piazzetta Bagnasco. Solo alcuni di loro però si sono soffermati su ciò che è scritto ai piedi della statua. “Ogni donna è libera di essere ciò che vuole. E deve essere anche libera di scegliere”. Sopra la scritta, un QR-code che offre una vetrina virtuale per sostenere le aziende al femminile.

Il significato della statua

In un periodo complicato come quello della pandemia, in cui molte donne sono state costrette a rinunciare alle proprie ambizioni per tornare ad occuparsi delle faccende domestiche, Schwarzkopf, da sempre al fianco delle donne, ha voluto lanciare una provocazione con le sue statue, che rappresentano proprio questo stereotipo femminile. Le installazioni, posizionate in diverse città d’Italia, fanno parte di “Heads. La libertà inizia dalla testa”, un progetto ideato dall’azienda Schwarzkopf per dar spazio e supporto a tutte le donne che hanno deciso di mettersi in gioco con una propria idea imprenditoriale.

Foto di Palermo Today

Sostegno alle imprese al femminile

L’intento è dunque quello di stigmatizzare come la pandemia abbia costretto molte donne a lasciare il proprio posto di lavoro per “tornare ad occuparsi esclusivamente di questioni domestiche”. Si legge anche che “non ci sarebbe nulla di male, se si trattasse di una libera scelta, ma per molte così non è stato“. Accedendo alla realtà aumentata, tramite il QR-code, sarà possibile visualizzare tutte le imprenditrici che con le loro aziende hanno aderito al progetto, così da poterle sostenere scegliendo di acquistare i loro prodotti.


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Le aziende rosa di Sicilia

In poche ore in Sicilia hanno aderito ben tredici ditte, di cui quattro a Palermo. Un contributo importante quello siciliano e che ci fa onore. Basta consultare la mappa sul sito per vedere che in Italia le aziende iscritte sono più di 150, e che al Sud a fare da capolista c’è proprio la Sicilia.

L’intento della campagna

La campagna di sensibilizzazione, già avviata nel mese di gennaio 2020 con tre testimonial femminili d’eccezione (tra cui l’attrice Isabella Ferrari, la cantante Elodie e la pallavolista Paola Egonu), sebbene in vesta diversa, resta l’occasione per porre al centro del dibattito il tema delle pari opportunità, ancora troppo spesso discusso.

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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.