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L’ipocrisia della politica siciliana: Prima i Precari Covid adesso il Caro Voli

Sul Caro Voli i nostri politici sembrano aver raggiunto un nuovo livello di ipocrisia, soprattutto in questi tempi difficili in cui l’emergenza pandemica ha colpito duramente l’economia dell’isola. In particolare, l’atteggiamento dei parlamentari regionali e del governo regionale nei confronti dei cosiddetti “Precari Covid” – ovvero i giovani siciliani che hanno perso il lavoro a causa della crisi sanitaria – è stato decisamente populista e poco concreto.

Nonostante le decine di dichiarazioni diverse su possibili soluzioni per questo problema, sembra che l’unica vera intenzione sia quella di accendere false speranze e guadagnare consensi in vista delle elezioni. Ma questa non è l’unica questione che preoccupa i cittadini siciliani.

Il caro-voli, così come da noi anticipato QUI è diventato uno dei principali temi di discussione della politica regionale, soprattutto in vista delle festività pasquali. Ma le dichiarazioni dei politici sembrano essere solo un’altra forma di ipocrisia: infatti, nonostante i voli siano stati annunciati a soli 45 euro per Milano e Roma, la realtà è ben diversa.

Per prenotare un volo ITA da Milano o Roma a Palermo e viceversa, infatti, bisogna sborsare cifre che oscillano tra i 450 e i 600 euro. Un aumento di prezzo di ben 10 volte rispetto alle promesse fatte dai politici e dalla compagnia. Eppure, il governo regionale sembra cantare vittoria per questa “conquista”.

Ma il problema della politica siciliana va ben oltre il caro-voli e la questione dei precari Covid. La mancanza di soluzioni concrete per i problemi dell’isola, la scarsa trasparenza nell’utilizzo dei fondi pubblici e la corruzione dilagante sono solo alcune delle criticità che affliggono la politica siciliana da decenni.

Inoltre, la questione del caro-voli e del costo elevato dei biglietti aerei sta creando non pochi problemi anche agli studenti che devono tornare in Sicilia per le festività pasquali. Molti di loro si trovano costretti a spendere quasi la metà dello stipendio, di mio padre, per poter incontrare la propria famiglia, visto che i prezzi dei voli sono aumentati in modo esponenziale.

“È veramente frustrante dover scegliere tra incontrare la mia famiglia per Pasqua e avere un po’ di denaro rimanente per poter sostenere le spese quotidiane”, afferma Mario, uno studente universitario di Milano. “Non capisco come sia possibile che i politici si vantino di offrire voli a prezzi così convenienti quando poi la realtà è ben diversa”.

Anche Giulia, una studentessa di Roma, si trova nella stessa situazione: “Vorrei tornare a casa per Pasqua e poter passare del tempo con la mia famiglia, ma il costo dei voli è assurdo. È difficile capire come la politica regionale possa vantarsi di offrire voli convenienti quando poi i prezzi sono così alti”.

La questione del caro-voli sta creando non solo problemi economici, ma anche emotivi agli studenti che sono costretti a scegliere tra la propria famiglia e la propria stabilità finanziaria. Questo è solo un altro esempio dell’ipocrisia della politica siciliana, che continua a promettere soluzioni che poi non si materializzano nella realtà.

È giunto il momento di smettere di promettere false soluzioni e di iniziare a lavorare seriamente per il bene dell’isola e dei suoi cittadini. Solo così la politica siciliana potrà riconquistare la fiducia dei suoi elettori e trovare una soluzione reale ai problemi che la affliggono da troppo tempo.

E voi cosa ne pensate?

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