L’Università di Palermo si dota di un regolamento per gli studenti transessuali. In pieno clima colorato e festivo qual è quello che si respira, in questi giorni, nel capoluogo siciliano in occasione del Pride nazionale, il rettore Lagalla ha annunciato la novità proprio venerdì scorso.
«Gli studenti transessuali affrontano grandissime difficoltà a frequentare corsi universitari durante le complesse procedure, burocratiche oltre che mediche, che portano avanti», è quanto si legge in un comunicato diffuso da Fausto Melluso, senatore accademico di Unipa. Non un problema marginale, dunque, ma una questione di ingente portata che, dall’anno prossimo, sarà rivoluzionata.
Gli studenti in questione potranno avere un nuovo libretto e seguire i corsi con un ‘alias’. Il libretto universitario, infatti, è un vero e proprio documento di identità che accompagna giornalmente lo studente nel corso della carriera accademica.
Dovere in ogni occasione spiegare la diversità tra l’identità scelta e quella anagrafica in pubblico espone uno studente a rivelare un dato intimo e privato e, spesso, a subire pregiudizi e chiacchere facili.
«Ho ottenuto questo impegno nell’ultimo Senato Accademico cui ho partecipato, e credo sia un bel segnale nel giorno di inaugurazione del Pride da parte della comunità accademica – continua Melluso – agli organi di gestione va dato atto di aver accolto questa proposta senza alcuna delle remore che, magari, mi sarei aspettato».
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