Parteciperanno anche due professori dell’Università di Palermo, Silvano Riggio, ordinario di Ecologia e Marco Arculeo, docente di Zoologia, al sit-in che si svolgerà oggi dalle 11 alle 13 presso l’ingresso del Parco d’Orleans, dopo la notizia dello smantellamento del suddetto.
Promossa ai due consiglieri comunale del Movimento 139, Luisa La Colla e Francesco Bertolino, la protesta vedrà anche l’adesione dell’Associazione Vigliena, di Autocivitas, del WWF – Palermo, di Palermo Indignata, Salvare Palermo, Mezzocielo e PartecipaPalermo.
«Siamo tanti i palermitani – scrivono i due consiglieri – che, da bambini, intorno agli anni 60, trascorrevamo le nostre mattinate domenicali, in quello che è stato definito uno dei più bei parchi all’italiana, ossia Villa d’Orleans. E poi, intorno agli anni 70/80, ci ritornammo con i nostri figli, a giocare con loro fra le radici degli splendidi Ficus magnolioidi, e con la gioia di far conoscere loro tante specie di animali e uccelli, provenienti da varie parti del mondo, che davano a qual parco un fascino tutto speciale».
«Oggi – continuano – per una vicenda tutta politica/amministrativa, Palermo rischia di essere vittima dell’ennesimo perdita di un suo gioiello. Non vogliamo entrare nel merito delle criticità presenti né pretendiamo di giudicare la gestione del parco, ma quel che è certo è che ci ritroviamo, ancora una volta, a subire uno scippo, di stampo tristemente siculo. Infatti, non potremo più portare i nostri nipoti a fare quell’esperienza festosa delle domeniche mattina e i nostri figli non potranno mai fare conoscere ai loro bambini una delle bellezze di Palermo».
Per Luisa La Colla e Francesco Bertolino «ancora una volta, invece di valorizzare il nostro patrimonio, rimaniamo silenziosi senza reagire, o peggio ancora indifferenti o del tutto ignoranti di quanto avviene nella nostra città. Ci sono molte specie di animali in via di estinzione, sette di queste specie fanno parte di progetti internazionali di riproduzione finalizzata alla reintroduzione nel luogo d’origine. Quasi tutti gli animali sono nati qui e qui si continuano a riprodurre, sono assolutamente ambientati al nostro habitat e trasferirli significherebbe rischiare di farne morire molti esemplari. È importante sottolineare che la legislazione mondiale sugli animali tende ad impedire il commercio degli animali: Crocetta andrebbe contro tendenza. Vogliamo invitare il Presidente Crocetta ad arrestare questa drammatica operazione, che priverebbe la nostra già defraudata Palermo, di un’altra delle sue bellezze, peraltro intimamente legate alla sua storia».
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