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Ancora beffa per i siciliani al Nord: “Gli scali a Budapest costano meno dei voli diretti”

Da una piccola crepa si apre una grande voragine. Sembra questo il caso del rincaro dei voli per i siciliani che vivono al Nord Italia e vorrebbero ritornare nell’isola per il periodo natalizio. Come accade ogni anno le compagnie aeree hanno deciso di rincarare i prezzi dei voli, facendo addirittura costare un volo Palermo-Milano o Torino-Catania più di un diretto per New York nello stesso identico periodo.

Una beffa di cui si è occupato il giornale Repubblica, nella sua versione palermitana. A causa del rincaro natalizio infatti “c’’è chi rinuncerà per il secondo anno di seguito al Natale in famiglia. Chi affronterà quasi dodici ore di viaggio in treno o in auto per non spendere un occhio della testa. E chi ha giocato d’anticipo per scansare i prezzi della stangata delle feste. Il caro voli allontana ancora più la Sicilia del resto dell’Italia, soprattutto per chi punta a tornare sull’Isola fra Natale e Capodanno”.


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Ancora beffa per i voli dei siciliani al Nord

Le tratte sono care non soltanto da Roma, ma anche da Milano e Torino. Se si provasse a prenotare un volo Milano- Palermo senza scali con partenza il 23 dicembre e ritorno il 7 gennaio il costo sarebbe di 373,99 a persona. Per spendere meno di 200 euro, bisogna prevedere scali a Tolosa o a Budapest.

L’anno scorso, la stessa tratta prenotata a fine novembre, costava 39,99 nel pieno delle misure restrittive a causa della pandemia e con le tratte sociali per i residenti appena lanciate. Da Milano a Catania, nelle stesse date senza scali, il costo è di 338,08 euro a testa. Anche in questo caso l’opzione più economica, a 114 euro, prevede di passare una notte a Budapest arrivando a destinazione la sera del 24 dicembre.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”