Curiosità

Bollo non pagato, scatta la prescrizione immediata | Ecco come approfittarne ora

Dopo una certa tempistica, parte la prescrizione per il bollo non pagato: come funziona e in quali casi viene annullato il debito.

Il bollo auto è una delle tasse meno amate dagli italiani, e i numeri parlano chiaro. Nel 2024, l’evasione fiscale legata a questa imposta ha raggiunto livelli preoccupanti: si stima che migliaia di cittadini abbiano scelto di non pagare, contribuendo a un fenomeno che sottrae centinaia di milioni alle casse delle regioni.

Eppure, il bollo garantisce ogni anno circa 6 miliardi di euro di entrate, fondamentali per finanziare servizi locali e infrastrutture. Curiosità: solo Sardegna e Friuli Venezia Giulia destinano questi proventi all’Agenzia delle Entrate.


Ma cosa succede se si dimentica di pagare? Per fortuna, ci sono regole sulla prescrizione che potrebbero salvare chi è in ritardo con i versamenti, ma prevedono delle specifiche ben precise.

La prescrizione del bollo auto non pagato: come funziona

Pagare il bollo auto in ritardo non è mai conveniente, poiché comporta sanzioni e interessi di mora crescenti. Tuttavia, esiste una via d’uscita per chi ha accumulato arretrati: la prescrizione. In assenza di solleciti, infatti, dopo un determinato periodo il debito decade e il pagamento non sarà più dovuto. Generalmente, il termine è fissato a 3 anni, conteggiati a partire dal primo gennaio dell’anno successivo a quello in cui il bollo andava pagato. Una sola eccezione: in Piemonte, la prescrizione arriva dopo 5 anni.

Attenzione, però: basta anche una sola notifica inviata nei termini per interrompere il conteggio e riattivare l’obbligo di pagamento. Questo significa che controllare eventuali comunicazioni è essenziale per capire se si può beneficiare della prescrizione. Un ulteriore consiglio è quello di controllare dopo 3 anni la propria situazione debitoria, nonché la presenza di cartelle esattoriali. In quest’ultimo caso, è possibile contestare.

Bollo auto, ritardi e sanzioni

Contestazioni e conseguenze del mancato pagamento

Nel caso in cui arrivi una cartella esattoriale e si ritenga che l’importo non sia dovuto, è possibile contestare la somma con un’istanza di annullamento. Questo deve essere fatto entro 30 giorni dalla notifica, mentre altri 30 giorni sono concessi per rivolgersi alla Commissione Tributaria. Superati questi termini, non sarà più possibile opporsi.

Chi vuole sanare la propria posizione deve sapere che le sanzioni aumentano col passare del tempo: entro 14 giorni il tasso è dello 0,01% giornaliero, ma si arriva al 5% oltre i 2 anni. Attenzione a non superare i 3 anni di ritardo: in quel caso, il veicolo può essere radiato dal registro automobilistico, con conseguenze ancora più gravi per il proprietario.

In conclusione, conoscere i termini di prescrizione può fare davvero la differenza, soprattutto per evitare spese inutili o sanzioni esorbitanti. Meglio pagare in tempo o informarsi bene sui propri diritti.

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