Attivo il Bonus Pubblicità 2023, dedicato alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che nel 2023 hanno investito in promozione pubblicitaria. Le domande per prenotare l’agevolazione sono aperte dal 1° marzo 2023 fino al 31 marzo 2023.
Si tratta di un credito d’imposta del 75% sulla spesa maggiormente sostenuta nel 2023 in campagne pubblicitarie rispetto al 2022, che deve essere superiore almeno dell’1% rispetto all’anno precedente.
In questa guida vi spieghiamo come funziona il Bonus Pubblicità, a chi spetta e come richiederlo.
Il Bonus Pubblicità è un credito d’imposta riconosciuto a imprese, autonomi ed Enti non commerciali, sul valore delle spese sostenute per gli investimenti pubblicitari “incrementali”. Si parla di investimenti incrementali perché, per ottenere l’agevolazione, gli interessati devono essersi sobbarcati dei costi maggiori, almeno dell’1%, rispetto a quelli sostenuti l’anno precedente per gli analoghi investimenti. Istituito nel 2018 dal Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50, il Bonus Pubblicità ha subito diverse modifiche nel corso degli anni, l’ultima volta dal Decreto Bollette 2022 convertito in Legge che ha rivisto le regole peri il 2023.
Innanzitutto, dal 2023 il tax credit viene riconosciuto solo a fronte campagne pubblicitarie eseguite sulla stampa, ossia su giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali, anche online, e non più come in precedenza su emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali. L’ammontare del credito d’imposta, poi, torna ad essere del 75% – e solo in caso di incremento – quando nel 2021 e nel 2022 era pari, in via straordinaria a causa della pandemia, al 50% del valore complessivo degli investimenti effettuati a senza il requisito dell’incremento. Per il 2023, infine, l’agevolazione è contenuta nel limite di spesa agevolabile fissato a 30 milioni di euro annui.
L’avviso del 24 febbraio 2023 del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della presidenza del Consiglio dei Ministri definisce quali sono i dettagli per accedere al credito nel 2023. Ma vediamo come funziona esattamente.
Il Bonus Pubblicità spetta ai seguenti soggetti:
Per accedere al Bonus Pubblicità tali realtà devono effettuare investimenti in campagne pubblicitarie, sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, il cui valore superi di almeno l’1% gli analoghi investimenti effettuati nell’anno precedente e sugli stessi mezzi di informazione. Ciò significa che per accedere al credito di imposta quest’anno, devono – o dovranno – essere effettuati investimenti per almeno l’1% superiori, in termini di costo, al 2022.
Come accennato, il Bonus Pubblicità nel 2023 vale solo per gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, pubblicati in edizione cartacea o in formato digitale, registrati presso il Tribunale, presso il ROC, e dotati del Direttore responsabile. Ricordiamo che il ROC è il Registro unico degli Operatori di comunicazione adottato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per disciplinare il settore.
Il Bonus Pubblicità, riconosciuto sotto forma di credito di imposta, è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla sola stampa quotidiana e periodica, anche on line, e nel limite massimo di 30 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa. Ciò significa che il tax credit si applica solo sulla spesa sostenuta “in più” rispetto all’anno passato. Il credito d’imposta viaggia nei limiti stabiliti dalla normativa europea sugli aiuti di Stato de minimis e al rispetto del limite del tetto di spesa.
Il Bonus Pubblicità investimenti pubblicitari viene concesso prenotando prima l’incentivo presso l’Agenzia delle Entrate e poi fruendone in compensazione sul modello F24 mediante i servizi telematici dell’AdE. Le modalità e i criteri di concessione del contributo, definiti nel regolamento approvato con il DPCM 16 maggio 2018, n. 90, sono i seguenti:
Per accedere al bonus pubblicità è necessario inviare la domanda tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, attraverso l’apposita procedura disponibile nella sezione dell’area riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare”. Questa sezione è accessibile previa autenticazione da effettuare alternativamente mediante:
Ma attenzione, ogni anno è possibile presentare domanda per accedere al Bonus Pubblicitàin due specifiche fasi temporali, ossia:
Per quanto riguarda l’erogazione, dopo la presentazione delle “Comunicazioni per l’accesso al credito d’imposta” il Dipartimento per l’informazione e l’editore forma un primo elenco dei soggetti che hanno richiesto il Bonus Pubblicità con l’indicazione del credito teoricamente fruibile da ciascun soggetto.
Successivamente, dopo la presentazione delle “Dichiarazioni sostitutive relative agli investimenti effettuati”, sarà pubblicato sul sito del Dipartimento l’elenco dei soggetti ammessi alla fruizione del credito di imposta. Nel frattempo saranno effettuati i dovuti controlli e l’aiuto sarà revocato in caso di requisiti mancanti o dichiarazioni mendaci.
Il credito di imposta è utilizzabile unicamente in compensazione, presentando il modello di pagamento F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Potrà essere usato a partire dal 5° giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti ammessi. Ai fini della fruizione del credito è necessario indicare, in sede di compilazione del modello F24, il codice tributo 6900, istituito dall’Agenzia delle Entrate con Risoluzione n. 41/E del 8 aprile 2019.
Per procedere alla compilazione, mettiamo a vostra disposizione il modello aggiornato al 2023 (Pdf 78 Kb) e le relative istruzioni (Pdf 141 Kb). In questa pagina trovate le risposte alle FAQ. Eventuali richieste di chiarimento potranno essere presentate esclusivamente tramite posta elettronica ordinaria alla casella dedicata info.bonuspubblicita@governo.it.
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