5 Dicembre 2025

Le 10 parole siciliane che non si possono tradurre in italiano (ti lasceranno a bocca aperta) | Ecco quali sono

Sicilia

Sicilia - Fonte:Archivio interno

Le 10 parole siciliane intraducibili che racchiudono emozioni, tradizioni e sfumature uniche, un viaggio nella lingua siciliana.

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Sicilia – Fonte:Archivio interno

La lingua siciliana è un vero tesoro di storia e tradizioni. Ogni parola porta con sé emozioni e sfumature che spesso non trovano corrispondenza in italiano. Un mosaico linguistico che racconta l’identità dell’isola e la quotidianità dei suoi abitanti.

Ecco 10 parole ed espressioni intraducibili che mostrano tutta la ricchezza della Sicilia.

Camurrìa

“Chi camurrìa” o “Sì ‘na camurrìa” esprime una seccatura insistente, qualcosa di fastidioso che non finisce mai. Le persone “camurriuse” sono quelle che diventano opprimenti con la loro insistenza.

Peri peri

Nella zona di Catania, “iri peri peri” significa “andare in giro”. Ma non è un semplice spostarsi: è un vagabondare senza meta, leggero, rilassato, tipico della vita quotidiana siciliana.

Annacarsi

“T’annachi!” è l’equivalente di “Muoviti!”. Un’esortazione diretta e piena di energia, che riflette il carattere vivace della lingua e della gestualità siciliana.

Avaia / Avà

Diffuso nel Catanese, è un modo per dire “Ma va!”, “Dai!”, con un tono di incredulità o impazienza. Un’esclamazione perfetta per discussioni animate o momenti di sorpresa.

Arriminari

Vuol dire “rimescolare”. Si usa in cucina – “Arrimina a pasta!” – ma anche in giochi come la tombola, quando si invitano i giocatori a mescolare i numeri nella busta.

Accùra

Si traduce con “Fai attenzione”, ma in realtà porta con sé affetto e apprensione. È una parola che racchiude la premura tipica delle raccomandazioni familiari.

Ammizzigghiatu

Descrive chi è capriccioso o chi cerca coccole e attenzioni. Spesso usato per i bambini, ma anche per gli adulti che si comportano in modo vezzoso.

Mappina

In Sicilia non esiste lo “strofinaccio”: in cucina si usa solo la “mappina”. Un termine che diventa simbolo del quotidiano e della cultura casalinga isolana.

Unni cci chiovi cci sciddica

Letteralmente: “Dove gli piove, gli scivola”. È detto di chi sembra avere sempre fortuna e affronta la vita con leggerezza, senza farsi turbare dalle difficoltà.

Amuninni

Significa “Andiamo!”, ma con un tono deciso e incalzante, quasi un ordine. È molto più diretto dell’italiano e trasmette tutta la forza dell’esortazione siciliana.

Un patrimonio vivo

Queste parole non sono solo termini linguistici: sono frammenti di identità collettiva che continuano a vivere nella quotidianità. Raccontano emozioni, tradizioni e modi di vedere il mondo che rendono la Sicilia unica.

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