Le Lauree che Fanno Guadagnare di Più: Queste Offrono Lavoro Sicuro e Stipendio Alto
Lauree lavoro - fonte:Archivio interno
Dai dati Almalaurea 2024 emerge quali sono le lauree che fanno guadagnare di più e che offrono un lavoro sicuro.

In un mercato del lavoro in continua trasformazione, ci sono percorsi universitari che si distinguono per efficacia occupazionale e retribuzioni elevate. A confermarlo è l’ultima indagine Almalaurea sul profilo occupazionale dei laureati italiani, che evidenzia come titoli in Ingegneria, Informatica, Medicina e Professioni Sanitarie siano oggi tra i più richiesti. Le statistiche del 2024 indicano tassi di occupazione ai massimi degli ultimi dieci anni, un segnale forte per chi sta scegliendo cosa studiare dopo il diploma.
Secondo i dati analizzati da Skuola.net, il tasso di occupazione a un anno dal conseguimento del titolo ha raggiunto il 78,6% sia per i laureati triennali che magistrali. Un incremento netto rispetto all’anno precedente: +4,5% per il primo livello, +2,9% per il secondo. Un trend che rafforza l’idea che laurearsi oggi, specie in alcuni ambiti, può rappresentare un investimento concreto verso la stabilità lavorativa.
Ingegneria, Informatica e Medicina: i veri “pezzi di carta” che valgono oro
Tra le lauree che offrono maggiori chance di impiego nel breve termine, svettano Ingegneria industriale e dell’informazione (92,6% di occupazione), Informatica (91,2%) e Medicina (87,9%). Questi settori rappresentano scelte strategiche per chi punta a entrare rapidamente nel mondo del lavoro, superando nettamente i tassi di occupazione di altri ambiti come quello giuridico, psicologico o umanistico.

Oltre al tasso occupazionale, un altro parametro chiave è la retribuzione mensile. E anche su questo fronte le lauree tecnico-scientifiche e sanitarie fanno la differenza. In particolare, tra le triennali, l’area Medico-Sanitaria e Farmaceutica registra un tasso di collocamento dell’81,2%, con una media di due mesi per trovare lavoro e uno stipendio netto medio di 1.624 euro.
Subito dopo le professioni sanitarie, l’ambito giuridico mostra buone performance: il 65,8% dei laureati trova lavoro entro 2,3 mesi, con una media di 1.599 euro al mese. Anche l’area Educazione e Formazione garantisce un accesso rapido al lavoro (60% di occupazione), sebbene con retribuzioni più contenute (1.086 euro netti). In sintesi, una laurea triennale nelle professioni sanitarie rimane tra le poche a garantire un inserimento rapido e remunerativo.
Ingegneria e Informatica: stipendi alti ma spesso serve la magistrale
Tra i percorsi triennali più redditizi troviamo anche Ingegneria industriale (1.343 euro netti al mese) e Informatica ICT (1.543 euro). Tuttavia, in questi casi, le possibilità di assunzione dopo la sola triennale sono più basse: 30,1% per ingegneria e 59,5% per informatica. Proseguire con la magistrale, quindi, è spesso la chiave per sbloccare le migliori opportunità professionali.

Le lauree magistrali che fanno la differenza: occupazione e stipendi in crescita
Nel secondo livello, il podio è dominato da Ingegneria industriale (92,6% di occupazione, 1,7 mesi per trovare impiego, 1.774 euro netti), seguita da Informatica ICT (91,2% di occupazione, 1,8 mesi e 1.746 euro) e Medicina/Farmacia (87,9%, 2,4 mesi, 1.688 euro netti). Sono questi i percorsi che offrono le maggiori garanzie sia in termini di stabilità che di retribuzione.
Appena fuori dal podio troviamo Architettura e Ingegneria civile: l’87,1% dei laureati trova lavoro in circa 2 mesi, con una retribuzione media di 1.477 euro. Buone anche le performance dei corsi Economici (85,9%, 1.595 euro) e Agrari-Forestali (82,3%, 1.425 euro). Si tratta di settori che, pur non garantendo gli stessi livelli dei top performer, mantengono comunque una buona attrattività occupazionale.

La scelta del percorso universitario incide profondamente sul futuro lavorativo. I dati Almalaurea 2024 parlano chiaro: puntare su lauree in ambito tecnico, scientifico o sanitario aumenta le possibilità di trovare un impiego stabile e ben retribuito. Non tutte le “lauree” si equivalgono: oggi più che mai, sapere dove investire tempo e risorse può fare la differenza.

