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L’ira dell’azienda di monopattini: “Da noi ottimi stipendi, ma i giovani dicono no per il reddito”

Un lavoro succulento, ma non accettato da nessuno. A raccontarlo è una singolare denuncia della Helbiz Kitchen, una branca della multinazionale, nota per il noleggio dei monopattini elettrici, specializzata anche nella consegna di cibi a domicilio.

Un servizio dunque talmente apprezzato dai clienti in Italia da motivare l’azienda ad avviare una campagna di reclutamento di cosiddetti Butler. In pratica la figura ricercata era un maggiordomo che consegnasse in divisa elegante i cibi ordinati ai clienti spiegando loro le virtù dei pasti consegnati.

Un lavoro che necessità di competenze minime, con buona remunerazione, almeno secondo le loro parole, e soprattutto garantito da un contratto di lavoro con le tutele del settore del commercio.


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L’ira dell’azienda di monopattini: “I giovani amano il reddito”

La ditta Helbiz Kitchen si aspettava una fila immensa di aspiranti lavoratori. Ma dopo qualche settimana di ricerca gli aspiranti Butler, a Milano, si sono rivelati più rari dell’acqua nel deserto. La spiegazione della Helbiz è semplice. Secondo loro gran parte di coloro che si sono presentati hanno evidenziato la volontà di non perdere l’assegno del reddito di cittadinanza, in primis giovani.

Molti, secondo quanto filtra dall’azienda hanno fatto anche la controproposta indecente. Ovvero una paga più bassa ma non tracciata per non uscire dalla zona di comfort del sussidio mensile. Avance immediatamente rifiutata dall’azienda.

L’azienda, secondo quanto riporta il quotidiano Libero, propone per un tempo determinato di 40 ore a settimana, a scelta da 3 a 12 mesi, la paga netta (con contributi, ferie e riposo a rotazione) oscilla tra 1100 e 1300 euro al mese. Possibile anche il part-time: 20 ore per 7-800 euro al mese.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”