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Meglio dei supereroi, 4 gemelli si laureano insieme e con lo stesso voto: l’incredibile storia

Un anno meraviglioso, il 2021, per un quartetto di gemelli unito e coeso. Se essere quattro gemelli, due maschi e due femmine, è già un’esperienza particolare e indimenticabile, laurearsi nel giro di pochi mesi tutti insieme è estasiante. Almeno così hanno raccontato sui social Arianna, Daniele, Elisa e Riccardo Mantovan.

Un’avventura quella dei Mantovan portata anche tra i banchi dell’Università. Insieme i quattro fratelli hanno condiviso ansie, paure, vittorie e sconfitte. Ad aprire le danze a settembre è stata Elisa, uscita da Ingegneria dell’energia con 110, seguita a novembre da Riccardo, con 109 in Ingegneria meccanica.

Poi  Daniele (ancora un 110, e sempre in Ingegneria dell’energia) fino all’atto finale di Arianna, laureatasi lo scorso sabato in Economia con 110 e lode. “Abbiamo compiuto questo percorso a braccetto. Aiutandoci l’un l’altro con grande spirito di collaborazione, e da vero gruppo affiatato siamo riusciti nell’intento di laurearci praticamente insieme”, hanno raccontato i fratelli al Corriere


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Gemelli si laureano insieme e con lo stesso voto

Devo dire che, seppur involontariamente, c’era anche una sana competizione tra di noi, ma alla fine siamo usciti tutti vincitori. Se ce l’abbiamo fatta il merito è anche del continuo supporto dei nostri genitori, a cui va tutta la nostra gratitudine”.

Ognuno ha le sue qualità e i suoi punti forza, un po’ come se fossero i Fantastici 4. “Arianna è molto precisa e scrupolosa, una specie di ‘calcolatrice’ insomma, ma è anche molto affettuosa. Elisa invece è calma e seria in ogni cosa che fa oltre a essere generosa: ci aiuta sempre, e lo fa non solo con noi ma con chiunque abbia bisogno di una mano. Riccardo è il più impulsivo, ma è anche la mente più brillante tra noi quattro perché ogni tanto ha dei veri e propri lampi di genio che ci lasciano quasi senza parole. Daniele, invece, è il più fuori dagli schemi“.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”