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Posteggiare in viale delle Scienze? Easy to say…

Lo studente sventurato, come se lezioni soporifere ed esami imminenti non bastassero, deve scontrarsi ogni giorno con un serio problema che da sempre colpisce Palermo. No, non parlo del famoso “traffico” di Johnny Stecchino… ma, ancor peggio, del posteggio! Sebbene di certo non si possa dire che la cittadella manchi di parcheggi.

Azzeccare il periodo non basta, anche se può di gran lunga aiutare. Infatti, posteggiare il 3 ottobre è molto più difficile che il 10 dicembre, quando molte “auto-studenti” decidono di non frequentare più le lezioni. Ma ciò che conta davvero è l’orario. Per qualche ragione sconosciuta, e c’è chi sospetta che ci sia lo zampino degli alieni, dopo le 9 non si trova un posto manco a pagarlo oro!

Se arrivi alle 8:55, infatti, trovi parcheggi ovunque, con balle di fieno che volano da un posto libero ad un altro, mentre se arrivi alle 9:01 puoi cominciare a disperarti. Quindi, non pensare che il tempo del liceo sia finito, se vuoi sperare di vedere la lezione delle 12, ti conviene venire a posteggiare alle 8! Ma, amando il brivido, noi auto-studenti affrontiamo a testa alta la lotta per il posto dopo le 9, d’altronde a che serve la macchina se non per andare e venire quando pare e piace a te?

Arrivato alle 9:01 lo studente automobilista medio va dritto dritto al suo posteggio preferito, che non necessariamente si tratta di quello più vicino a dove deve andare. Infatti, qualche scemo come me, pensando di essere furbo, posteggia proprio davanti la propria facoltà, per poi ricordarsi di avere lezione dall’altro lato dell’università.

È inutile dire che i posti più ambiti di sempre sono quelli accanto al Polididattico, sarà che tutti abbiano lezione lì? Oppure piace il cosiddetto posteggio “a lisca di pesce” che è facile facile ed evita manovre che ti espongono ad imbarazzanti figure colossali?

La salvezza di molti auto-studenti, infatti, sono i neopatentati! Che una volta tanto non servono solo a farti innervosire andando a 20km/h, ma sono coloro che di fronte ad un posteggio tra due macchine tirano avanti lasciando tutto quel ben di Dio a te che, dopo che hai girato per mezz’ora, non te ne può fregar di meno di stare lì a fare brutta figura se non si entra a primo colpo.

Io, ad esempio, certe volte posteggio così male che, dopo aver chiuso la macchina, mi allontano di fretta così che nessuno possa capire che quella possa essere la mia macchina! Di divertenti sono anche gli auto-studenti con grandi macchine che tentano di posteggiare nei mini spazi, chiamati anche “posteggi per Smart” (che dovrebbero finirla di fregarli agli altri!).

Tu stai lì, magari bloccato in fila finché l’auto-studente non posteggia e lo vedi affaticarsi nel tentativo di farci entrare la macchina a tutti i costi, con una concentrazione tale che puoi vedere lo sforzo per tentare di restringere la propria macchina con la forza della mente. La maggior parte degli auto-studenti, al quinto tentativo se ne va, lasciando il posto ad un altro che faticherà come lui per poi andarsene… tutto questo finché non arriverà finalmente la Smart ad occuparlo ed evitare di farci perdere altro tempo.

Un must dell’auto-studente è ovviamente “assicutare” mille studenti con una faccia da possibili automobilisti e seguirli, come un falco che gira intorno alla propria preda, in attesa che escano le proprie chiavi dal taschino e ti conducano al posto desiderato. Il 90% delle volte l’auto-studente non se ne sta andando e non ha proprio una macchina. Così, dopo aver girato avanti e indietro tutti i posteggi centrali possibili e aver seguito abbastanza studenti da rischiare una denuncia per stalking, ti resta l’ultima soluzione: la Culonia.

La Culonia – termine coniato dalla mia collega Anna, che ringrazio – è sita verso l’infinito ed oltre della cittadella universitaria. Parallela all’edificio di Fisica (frequentato però dagli studenti di Lettere), è un ampio spazio di terriccio sconnesso dove poter posteggiare, il più lontano possibile dai restanti edifici. Posteggiare in Culonia, irrita la maggior parte degli auto-studenti, specie quelli che devono seguire le lezioni dall’altro lato dell’Università, come ad Agraria, Ingegneria, Polididattico ed Economia.

La parte peggiore del posteggiare in Culonia è sicuramente il ritorno, specie d’inverno quando al buio e con 10° non è proprio consigliabile ritornare lì. Ma la tragedia di tutte le tragedie è ancora un’altra: quando non trovi nemmeno il posto in Culonia!

La faccenda comincia a farsi grave. È da un’ora che giri a vuoto, sprechi benzina, hai quasi fatto bruciare la frizione per tutte le volte che hai accelerato di botto per aver pensato di aver visto un posto libero e hai già perso la lezione. Le soluzioni che si prospettano sono o torni a casa (e davvero ne hai una gran voglia!), oppure, per i più temerari, continui la ricerca.

Come detto prima, la ricerca non è facile perché esattamente ogni minuto, ogni ora, qualsiasi studente potrebbe uscire da qualsiasi facoltà per tornare alla propria macchina in qualsiasi posteggio. Quindi, ricominci il giro da capo, oppure, vai proprio lì, nel posteggio più ambito di tutti e aspetti. Ma non pensare di essere il solo!

Altri 20 auto-studenti hanno, infatti, avuto la tua geniale idea e si sono piazzati a destra e sinistra dei parcheggi fermi. Con quale criterio si stabilisca, poi, la macchina che possa prendersi il posteggio liberato non si sa ma è comunque una speranza.

Quando finalmente riesci a trovare un posteggio libero tutto per te, i tuoi occhi si illuminano e non ci credi nemmeno più.

Fantastico, adesso puoi andare a vedere i restanti dieci minuti della lezione e poi tornartene a casa

Foto di dbrekke

Chiara Catanzaro

Chiara Catanzaro nasce a Palermo nel 1993. Ha iniziato il suo primo anno di università a 17 anni ed ora è al secondo anno nella facoltà di Economia nel corso di Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale. Drogata di libri e telefilm cerca di fare il possibile per trovare il tempo per studiare! Ama Londra e tutti gli animali, si diverte ad ascoltare le conversazioni disperate tra studenti e cerca di trarne sempre l’ironia. Profondamente infastidita, però, da tutti gli studenti che pensano che quello che studiano loro sia sempre più importante e difficile di quello degli altri!!

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