Quali sono le differenze tra la digitalizzazione del sud e del nord
Le sostanziali differenze presenti nell’ambito del digitale tra il Settentrione e il Meridione del Paese

Innanzitutto, c’è comunque da registrare un crescente aumento delle famiglie italiane su internet. Infatti, i nuclei familiari che stanno avendo accesso al web sono aumentati in maniera costante: nel 2024, infatti, la quota ha raggiunto una percentuale dell’86,2%, con un sensibile incremento rispetto all’anno prima. C’è però da contestualizzare, in ogni caso, un divario di crescita fondato sul tema geografico. Infatti, nel Mezzogiorno il tasso di accesso è di 5 punti inferiore rispetto al Centro-Nord, con situazioni critiche soprattutto in Sicilia (82,3%), Molise (80,8%) e Basilicata (79,7%).
Un altro indicatore molto importante è quello del livello delle competenze digitali. Nel 2023, per esempio, soltanto il 45,7% delle persone tra 16 e 74 anni possedeva competenze digitali di base: un dato molto al di sotto della media europea (55,5%). Al Sud la situazione diventava ancora più grave, con regioni come Calabria e Campania ferme a poco più del 30%, rispetto a regioni che superavano il 50% come Lombardia, Trentino-Alto Adige e Lazio.
Anche per ciò che concerne le imprese, il Nord si distingue per numeri più elevati, oltre il 64%. Al centro (57,7%) ma soprattutto al Sud (55,8%) la digitalizzazione è dunque meno avanzata. In termini di connettività di base, inoltre, i dati del Nord del Paese superano l’85%, mentre al Sud e nelle isole si attestano ben al di sotto della media nazionale ed europea, con un dato dell’83,4%.
In termini di infrastrutture fisiche c’è chiaramente un divario. Per fare un esempio, Open Fiber ha realizzato una rete di fibra ottica di oltre 120.000 km, facendo crescere di molto la potenzialità delle reti ultraveloci. Purtroppo, però, queste infrastrutture fanno molta fatica a penetrare efficacemente nelle zone meridionali più complesse e meno approfondite dai servizi. Proprio per questo, un altro campo in cui la differenza persiste è quello delle esperienze ludiche online, come quelle proposte dai portali autorizzati e dalle applicazioni per smartphone e delle principali realtà online come Casino eurobet app o da altri importanti protagonisti del settore.
La digitalizzazione in Italia è un viaggio in costante cambiamento, ma non è affatto uniforme: il Nord e il Sud spesso si muovono su strade diverse. Ci sono molte ragioni dietro a questo, che coinvolgono infrastrutture, competenze, investimenti e politiche locali. Per arrivare a una modernità condivisa, abbiamo bisogno di coesione, formazione e strategie ben mirate; altrimenti, l’Italia rischia di rimanere divisa in due velocità.
Anche nella pubblica amministrazione c’è purtroppo un dislivello tra Nord e Sud. Per esempio, la Lombardia primeggia per digitalizzazione, mentre Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia restano decisamente indietro.
I segnali positivi
Tutto sommato, però, continuano a emergere segnali positivi recenti dal Meridione dell’Italia. Infatti, nel 2025, il mercato digitale del Sud è cresciuto del 2,5%, anche se c’è da specificare come soltanto il 37,5% delle aziende abbia dichiarato come metà dei propri dipendenti utilizzi internet per lavorare. Sono numeri certamente incoraggianti ma che hanno bisogno, altrettanto ovviamente, di un boost e di una certa continuità per rendersi credibili sul lungo termine.
Il divario tra Nord e Sud in termini di digitalizzazione, dunque, esiste e non è qualcosa di recente, anzi: riguarda svariati aspetti, anche quotidiani, della vita delle persone. Risolvere tale divario significa investire nella formazione dei professionisti, così come anche ampliare la copertura della banda larga, rafforzando al contempo i processi digitali nelle realtà di alto livello e favorendo le politiche attive in tal senso. Solo in questo modo, sarà possibile creare un’uniformità fondamentale per le sorti del Paese.

