Scontrino - Fonte:Redazione web
Questa donna dopo aver ordinato uno spritz ed un tramezzino in un bar in Veneto mostra lo scontrino sui social, prezzi assurdi.
Continua la stagione degli scontrini sorprendenti. Uno degli ultimi episodi si è verificato in Veneto, precisamente alla stazione ferroviaria di Venezia, dove una donna ha speso una cifra notevole per un semplice snack.
Questi scontrini, definiti “pazzi” o “folli”, fanno spesso notizia, soprattutto durante la stagione estiva, e provengono generalmente da mete turistiche o città d’arte. Condividerli online è ormai una prassi consolidata. Tra gli ultimi casi segnalati, ce n’è uno che arriva dalla stazione di Venezia Santa Lucia.
Lo scontrino è stato reso pubblico dall’associazione Adico, che tutela i consumatori, dopo che una donna di 42 anni, visibilmente indignata, ha deciso di farlo conoscere.
La donna aveva ordinato uno spritz e un tramezzino al bar della stazione, per ingannare l’attesa del treno. Tuttavia, quando ha visto l’importo stampato sullo scontrino, è rimasta decisamente sorpresa: ben 14 euro, di cui 9 per lo spritz e 5 per il tramezzino.
Pur se contrariata, la donna ha pagato il conto richiesto senza fare ulteriori commenti, consapevole di essere solo una delle tante vittime degli “scontrini folli”. Solo in un secondo momento ha deciso di contattare l’associazione consumatori per esprimere il suo disappunto. L’Adico ha subito preso a cuore la vicenda, verificatasi pochi giorni fa, e ha espresso solidarietà alla donna. “Come si può giustificare un tramezzino a 5 euro? Lo spritz a un prezzo elevato si può forse accettare, dato che i prezzi degli alcolici sono sempre più fuori controllo. Ma un tramezzino, come può costare così tanto?”, ha dichiarato Carlo Garofolini, presidente dell’associazione.
La cliente, che aveva fretta e si aspettava di pagare un prezzo un po’ più alto del solito, ma non così esagerato, ha commesso un errore comune: non ha consultato il listino prezzi tramite il QR code disponibile. Un disattenzione che le è costata cara.
Di solito, scontrini di questo tipo vengono giustificati dall’unicità del luogo.
Tuttavia, in questo caso, non si trattava di un locale esclusivo, ma di un semplice bar in una stazione ferroviaria. “Alcuni ormai accettano questi comportamenti, giustificandoli col fatto che i prezzi sono esposti e bisogna fare attenzione. Ma è possibile che una persona debba per forza controllare il listino per un semplice spritz e tramezzino? Non si sta ordinando un pasto completo!”, ha concluso Garofolini.
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