Salvatore Cascio, l’indimenticabile Totò protagonista de film di Tornatore ‘Nuovo Cinema Paradiso’ ha raccontato il suo personale dramma: “Sto diventando quasi cieco”.
Salvatore Cascio è l’attore palermitano che, alla sola tenera età di 8 anni, fu il protagonista del film che consacrò al successo il regista siciliano Giuseppe Tornatore. Tutti ci innamorammo dello stupore negli occhi del piccolo Totò nella sala cinematografica del paese, Cinema Paradiso, intento a scoprire i segreti del mestiere dal vecchio amico proiezionista Alfredo. Su quegli stessi occhi pieni di magia e meraviglia, a distanza di più di 30 anni, sembra esser calato giù il sipario. Salvatore Cascio, oggi 42enne, ha dichiarato per la prima volta, in un’intervista inedita rilasciata a La Stampa, di soffrire di una grave malattia che gli sta portando via quasi completamente la vista. Quasi come una beffa del destino, sembra che l’attore lotti contro la stessa sorte cui fu destinato il vecchio Alfredo nella trama del film cult, diventato cieco a causa di un incidente all’interno della cabina di proiezione.
La malattia di cui soffre Salvatore Cascio è una retinite pigmentosa, una rara patologia genetica della retina che comporta la totale cecità. L’attore, originario di Palazzo Adriano, ha spiegato di soffrirne da diversi anni e che col tempo vada sempre peggiorando. “Non ne ho parlato mai, se non a chi conoscevo bene, per quella naturale riservatezza che interviene quando si deve parlare delle proprie cose, soprattutto quando sono negative” dichiara Cascio. Ma nonostante il buio, anche quello più interno e nascosto della depressione che dovette affrontare, Salvatore continua a non perdere la fede in Dio e la fiducia nella scienza.
Il suo piccolo Totò, gli è valso un British Academy of Film and Television Arts, uno dei riconoscimenti più ambiziosi ed importanti per il mondo del cinema. Salvatore fu l’attore più giovane a riceverlo.
Dopo il grande successo del film di Tornatore, Cascio prese parte ad altri film, lavorando a fianco di grandi registi dal calibro di Pupi Avati e Ruggero Deoadato. Nel pieno del trionfo della sua carriera, l’attore fu costretto a rinunciare a diverse ed altre proposte di lavoro a causa della sua malattia.
“Bisogna accettare i problemi, accettare la disabilità, che non è una condanna ma una condizione” è questo il messaggio che Salvatore Cascio vuol soprattutto trasmettere. Nonostante le difficoltà e il suo vissuto, continuerà a cercare ancora il suo “nuovo Cinema Paradiso”, che conserva immutato nel suo animo.
Noi non possiamo che fargli i migliori auguri sperando che sia davvero così.
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