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10 consigli utili per sopravvivere alla quarantena

Sono cambiate interamente le nostre abitudini con la quarantena ma non dobbiamo mollare e resistere ancora un pò perché meglio rispettiamo le disposizioni, prima finirà tutto questo.

Quindi, tutti a casa, ogni tanto facendo capolino al balcone. Chi cucina specialità, chi ne approfitta per recuperare tempo con i piccoli, chi si dedica ai propri hobby.

C’è anche, però, chi ha deciso di stilare una lista, per aiutare adulti e bambini a superare indenni la quarantena.

Il DrRoberto Callina, psicologo, psicoterapeuta, sessuologo e consulente di coppia, ha stilato una lista di dieci consigli da seguire per poter sopravvivere psicologicamente a questo periodo.

Regola numero 1– Mantenere inalterato il ritmo sonno-veglia

La prima, fondamentale, regola da seguire per evitare di incorrere in disturbi del sonno da alterazione del ritmo circadiano. È importante andare a dormire all’ora abituale, così come svegliarsi come siamo abituati a fare con o senza l’ausilio di una sveglia. Indugiare in comportamenti del tipo “ma sì, tanto domani posso dormire; anche se mi guardo un film in più la notte non succede nulla” è assolutamente sbagliato. Scivolare in un’inversione del ritmo sonno-veglia è più facile di quanto possiamo immaginare.

Regola numero 2- I giorni non sono tutti uguali

La domenica non è come il lunedì, il mercoledì non è come il sabato. Può sembrare banale ma è fondamentale ricordarsi di quale sia il giorno che stiamo vivendo e comportarsi di conseguenza. Quando la routine è spezzata, le persone devono re-imparare il mondo che non è più così come lo hanno sempre conosciuto, possono avvertire un senso di smarrimento, giacché le normali motivazioni all’azione non sono più applicabili alla nuova realtà; cessano di funzionare in modo automatico. È importante quindi provare a riprogettare la quotidianità, per favorire la ristrutturazione di un senso psicologico e cronologico. Quindi SI a “giovedì gnocchi” o “martedì pomeriggio Zumba”. NO a “oggi come ieri e come domani”. Cercare di mantenere le nostre abitudini settimanali ci consentirà di essere pronti alla ripartenza quando l’emergenza sarà rientrata.

Regola numero 3 – Prendersi cura della propria persona

“Non faccio la barba, tanto non devo vedere nessuno.” “Farò la doccia domani, o magari dopodomani.” Comportamenti sbagliati, perché ci fanno perdere il contatto con la nostra parte sana, ricordandoci continuamente la situazione di emergenza che stiamo attraversando. Le abitudini devono restare le stesse, anche e soprattutto per quanto riguarda le attività legate alla cura e al benessere personale.

Regola numero 4 – Mantenere i contatti sociali

“Eh, già, se non posso uscire come faccio?” È più facile di quanto si pensi. La socialità è per l’essere umano la prima necessità innata, è intrinseca nella nostra specie. Quante volte avete sentito dire “l’uomo è un animale sociale”? Bene! Oggi la tecnologia ci può aiutare a mantenere i rapporti sociali anche se restiamo in casa. Preferite una videochiamata a una chiamata vocale; vi darà maggior senso di vicinanza e la darà soprattutto alle persone più sole, ai nostri anziani, ai nostri bambini. Organizzate partite a carte con gli amici; potete trovare tante applicazioni che vi aiutano a farlo a distanza; organizzate un thè con le amiche; lo potrete gustare insieme chiacchierando via Skype. …insomma, date libero sfogo alla vostra fantasia per fare in modo che la tecnologia possa aiutarvi a conservare i vostri passatempi sociali abituali. I meno tecnologici possono sempre chiedere aiuto a chi è più esperto, ovviamente un aiuto al telefono.

Regola numero 5 – Attività fisica

Ogni situazione di emergenza ci pone in una condizione di stress, più o meno percepito dal singolo individuo. L’attività fisica aiuta a ridurre stress e ansia; inoltre attiva la chimica della felicità. Per fare movimento e provare a mantenersi in forma non serve per forza andare in palestra: esistono piani di allenamento online, corsi di fitness e molti altri modi alternativi e diversi. Con la radio a farci compagnia. Si possono anche salire le scale del condominio più volte oppure dedicarsi allo stretching. L’importante è fare qualsiasi cosa si scelga in assoluta sicurezza! Non è né il caso né il momento di farsi male.

Regola numero 6 – Progetti

Quante volte hai detto: “se avessi più tempo potrei cominciare/ricominciare a…” dipingere, scrivere, studiare, leggere, fare un corso di, visitare un museo…
Sono tante le cose che hai parcheggiato nel cassetto dei desideri, perché probabilmente non avevi il tempo per portale a compimento. Ecco! Questo è il momento di farlo. Come dici? Non puoi visitare un museo perché sono chiusi? Ne sei proprio certo? Sai che sono disponibili visite guidate virtuali in moltissimi musei e gallerie italiane? CLICCA QUI

Regola numero 7 – Spazio personale

Tanto è importante la socialità, quanto lo è avere un proprio spazio personale, privato, in cui nessuno possa entrare. Non occorre avere uno spazio fisico tutto per noi: si può ricavare il nostro spazio anche senza avere la disponibilità di un’intera stanza solo nostra.  Lo spazio può essere quello della riflessione, della meditazione, ascoltare un brano musicale che ci emoziona, leggere un libro, parlare con la propria amica del cuore. A volte potrebbe bastare anche una mezz’ora chiusi in bagno, in solitaria

Regola numero 8 – Limitare l’ascolto dei notiziari

Rimanere informati è importante; ma passare da un notiziario all’altro alla continua ricerca di informazioni sull’andamento del contagio non è solo inutile, è anche totalmente controproducente per il nostro benessere psicologico. Scegliamo uno o due momenti della giornata in cui informarci sulle notizie e dedichiamo il restante tempo ad altre attività. Diversifichiamo anche gli argomenti con i nostri contatti sociali; parlare solo del virus non aiuta: rafforza continuamente nella nostra mente il fatto che stiamo vivendo un momento problematico e rischia di trasformarsi in ansia o in altre alterazioni psicopatologiche.

Regola numero 9 – Umorismo e ironia

La letteratura specializzata in emergenza psicologica suggerisce che l’umorismo sia un robusto facilitatore sociale, aiuta a rafforzare le relazioni, previene i fenomeni di burn out. Gli eventi stressanti possono essere positivamente reinterpretati e ristrutturati positivamente grazie a ironia e umorismo. Peraltro, l’ironia è efficace nel canalizzare l’aggressività generata dalla frustrazione dell’evento, favorendo una spinta motivazionale in direzione di una nuova strutturazione creativa.

Regola numero 10 – Alimentazione sana

Alimentarsi correttamente è utile, non solo per il nostro fisico, ma anche per il nostro benessere psicologico. Ricordatevi che quando questa emergenza sarà terminata, dovrete uscire di casa.

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