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Università. Catania e Messina attivano la fase 2. Niente ancora da Unipa

Ormai siamo entrati nella cosiddetta fase 2. Conseguentemente gli atenei siciliani si stanno adeguando alle nuove disposizione e si riorganizzano. Primi a partitire, quasi in contemporanea l’Università di Catania e L’Università di Messina. Mentre si attendono ancora le disposizioni di Unipa.

Ecco le disposizioni sulla didattica nella “fase 2” comunicate alla comunità accademica dal rettore Francesco Priolo e dal direttore generale Giovanni La Via

L’Università di Catania ha emanato le disposizioni sulla didattica nella “fase 2” comunicate alla comunità accademica dal rettore Francesco Priolo e dal direttore generale Giovanni La Via.

Vi saranno così solo lezioni e ricevimento in modalità a distanza fino a settembre, esami di profitto e di laurea online attraverso la piattaforma Microsoft Teams e solo in forma orale, fino a nuova disposizione, seminari e convegni da tenersi esclusivamente in modalità telematica, consigli di corso di laurea in videoconferenza con votazione telematica.

Il tutto per «affrontare in sicurezza il secondo periodo dell’emergenza, adottando quelle misure che seguono la logica della precauzione e attuano le prescrizioni del legislatore, oltre che le indicazioni dell’Autorità sanitaria, le linee guida dell’Inail e il Protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro».

L’Università di Messina

Anche all’Università di Messina inizia la fase 2. “In questi giorni molto complicati – dice il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea – dobbiamo comprendere come convivere con la presenza del virus intorno a noi”.

Unime, con l’aiuto dei prof. Giovanni Moschella, Pro Rettore Vicario, Giovanna Spatari, una dei massimi esperti nazionale nella tutela nei luoghi di lavoro, dell’avv. Francesco Bonanno, Direttore Generale e delle sigle sindacali e dei Direttori dei vari Dipartimenti,  ha predisposto un documento per l’attivazione e realizzazione della cosiddetta Fase 2 dell’Università di Messina.

“Lo facciamo– spiega il Rettore– forti dei numeri che hanno caratterizzato la fase 1. Oltre 7700 esami on line, senza considerare gli esami assicurati in presenza tra gennaio e febbraio. Ben 1570 lauree discusse sulla piattaforma Teams per permettere ai nostri studenti di concludere il percorso di studi.

cuzzocrea

Il documento, che abbiamo preparato e sottoscritto, è stato anche condiviso nell’ambito della riunione tenutasi con tutti gli altri Rettori delle Università siciliane, presieduti dal prof. Gianni Puglisi, che ringrazio. Come gli altri Atenei, anche il nostro ha scelto di intraprendere la via della cautela per la riapertura, perchè la salute dei nostri studenti, del personale tecnico-amministrativo, dei docenti, è fondamentale. Motivo per cui questo documento è e sarà oggetto di continue modifiche e adeguamenti sulla base di quelle che saranno le prossime due settimane. Ciò vuol dire che gli esami e le lezioni continueranno per via telematica, a decorrere dall’11 di maggio, inoltre, verranno riaperti i laboratori di ricerca, con accesso controllato e coordinato con i Direttori di Dipartimento ed i Responsabili scientifici degli stessi laboratori; questo avverrà, ovviamente, facendo leva sul buon senso civico che tutti noi abbiamo dimostrato. Dunque, la ricerca riparte, e lo fa perché il nostro Paese ha dimostrato di aver bisogno della ricerca universitaria, al centro dello sviluppo dell’Italia. Le segreterie continueranno a svolgere le loto attività online, come anche, per il momento, le biblioteche.

Dal 18 di maggio ripartiranno alcune iniziative in presenza degli uffici, mediante un sistema di back office, laddove è indispensabile la presenza: “In ogni caso, il principio fondamentale rimarrà il mantenimento della distanza e verranno evitati gli affollamenti nei luoghi di lavoro. Cercheremo di ridurre al minimo, perciò, la presenza delle persone”- prosegue Cuzzocrea.

“Fin qui abbiamo fatto – come tutti gli Atenei – un grande sforzo e dobbiamo continuarlo a fare, con fermezza, calma e la piena convinzione che è meglio riaprire gradualmente ed evitare di richiudere che ritrovarci di nuovo in una situazione complessa e difficile da far comprendere ai nostri studenti, alle famiglie e al territorio. Voglio precisare che sono stati assicurati nel secondo semestre tutte le lezioni, che si concluderanno nei prossimi giorni, garantendo a tutti gli studenti la possibilità di poter avere erogate, sulla piattaforma, tutte le ore di lezione senza perdere neanche un’ora.

L’accesso all’Università – continua il prof. Cuzzocrea – è e resta effettuabile con le mascherine ed al riguardo voglio ringraziare non solo quel collega cinese, già visiting professor presso UniMe, che ci ha donato le mascherine chirurgiche, ma anche Vincenzo Nibali, il quale non ama farsi pubblicità, che ha fatto dono di numerose mascherine che verranno utilizzate dai nostri giovani ricercatori e che verranno distribuite, una volta ricevuta la richiesta, alle associazioni che ne hanno bisogno. In questo modo ha dimostrato la sua vicinanza all’Università della sua città e per questo ha la nostra gratitudine ed il nostro affetto.

In questa fase, la prudenza non è mai troppa ed è importante capire che ogni scelta operata dall’Ateneo è volta esclusivamente alla salvaguardia della salute di ognuno di noi.

Nella speranza e nella certezza che presto ci rivedremo nelle aule universitarie – ha concluso il Rettore – mentre vi sarà la ripartenza della ricerca, dei dottorandi, dei post dottorandi, degli assegnisti e di alcune attività amministrative a ranghi ridotti, continuiamo dunque a fare lezioni esami e tirocini per via telematica. Aggiorneremo il documento, certamente, nella prima settimana di giugno”.

Università di Palermo

Abbiamo provato a contattare il Magnifico rettore Fabrizio Micari che ci ha invitato, a sua volta a contattare la sua segreteria. Purtroppo ancora attendiamo un riscontro. VI terremo aggiornati come sempre

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