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Comune di Palermo: riduzione di Tari e Imu per aiutare attività commerciali

La giunta Orlando ieri ha deliberato la riduzione di Tari e Imu. La manovra, già annunciata ad inizio agosto, va a beneficio delle attività danneggiate dall’emergenza coronavirus.

Un taglio netto di oltre due terzi dell’importo Tari e uno sconto di quasi il 60 per cento dell’Imu per i commercianti artigiani e industriali costretti a chiudere per Covid la scorsa primavera.
La riduzione delle imposte è stata deliberata contando sull’arrivo dei fondi regionali destinati agli enti local,i che dovranno essere ripartiti dalla Regione e pubblicati entro fine anno in gazzetta ufficiale.


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Agevolazioni TARI

Per quanto riguarda la Tari lo sconto sicuro, già coperto dai fondi regionali, è del 58 per cento sulla tariffa 2019 (applicato sia nella quota fissa che in quella variabile). A tale sconto il Comune intende aggiungere un ulteriore 11 per cento che arriverebbe dal fondo riserva, su cui però non c’è ancora copertura in Regione. Per ottenere anche l’undici per cento, la Regione dovrebbe destinare alle agevolazioni per Palermo altri 4,7 milioni di euro oltre ai 26 già stanziati.

A beneficiare della riduzione saranno 40.502 attività commerciali, artigianali e industriali che risparmieranno poco più di 19 milioni (19.069.715 euro). Dalle proiezioni della ragioneria le ventuno classi di attività che avranno accesso all’agevolazione Tari verseranno nelle casse comunale 13,9 milioni di euro. La differenza per arrivare a 32,3 arriverà dai fondi regionali per l’emergenza Covid.
Le ventuno classi beneficiarie sono: 1)associazioni, musei, biblioteche, scuole, luoghi di culto; 2) cinema e teatri; 3) campeggi e impianti sportivi; 4) stabilimenti balneari; 5) esposizioni e autosaloni; 6) alberghi con ristorante; 7) alberghi senza ristorante; 8) uffici e agenzie; 9) banche, istituti di credito e studi professionali; 10) negozi di abbigliamento, calzature, librerie e cartolerie; 11) negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli e antiquariato; 12) banchi di mercato di beni durevoli; 13) attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista; 14) attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista; 15) attività industriali con capannoni di produzione; 16) attività artigianali di produzione di beni specifici; 17) ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e pub; 18) mense e amburgherie; 19) bar, caffè e pasticcerie; 20) banchi di mercato generi alimentari; 21) discoteche e night club.

Agevolazioni Imu

Le agevolazioni alle attività commerciali e produttive danneggiate dalla chiusura per Covid riguarderanno anche l’Imu, con il sistema del credito d’imposta. Lo sconto previsto sarà di sette dodicesimi dell’importo versato dai titolari delle attività, ovvero il 58 per cento.

Le attività che potranno beneficiare della riduzione Imu saranno quelle i cui codici Ateco rientrano in quelli soggetti a chiusura per Covid. Il risparmio stimato per le attività si aggira sui 5,8 milioni di euro. Anche nel caso dell’Imu il Comune sta cercando di aggiungere un ulteriore dodicesimo (pari all’8 per cento), che sarà possibile scontare solo se dalla Regione arriverà l’ulteriore provvista di 4,7 milioni di euro.

Buone speranze per le nostre attività commerciali, che speriamo possano subito tradursi fatti, evitando i ritardi e le lungaggini che gli aiuti covid hanno subito qui in sicilia.

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