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A Palermo riapre Villa Igiea: 52 posti di lavoro salvi

È sempre più vicina la data in cui Villa Igiea riaprirà le sue storiche e monumentali porte. La struttura, ideata dai Florio e costruita dal celebre architetto palermitano Ernesto Basile, riprende con se tutti o quasi i dipendenti. Per ritornare ad una possibile e sperata normalità.

Ad annunciarlo l’azienda stessa. Infatti in questi giorni ci sono stati lunghi confronti e prese di posizione tra chi gestisce la villa turistica e i sindacalisti. Dopo lunghe ore la decisione è stata presa: Villa Igiea riprende il suo cammino. Per mostrare la bellezza di Palermo.

I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil annunciano che tutti i 52 lavoratori di Villa Igiea riprenderanno il proprio lavoro. Le prenotazioni alla struttura sono aperte dal 3 giugno, subito dopo la festa della Repubblica. Si spera in un’estate scintillante per uno dei fiori all’occhiello del turismo e della ristorazione made in Palermo.

Villa Igiea riapre le porte

Nell’intesa c’è anche l’impegno di tutelare i lavoratori stagionali, che riceveranno comunicazioni rispettando il diritto di precedenza in vigore prima della chiusura. Questo accordo viene dopo giorni di richieste e confronti tra le due parti. “La speranza è che finalmente la situazione possa iniziare a migliorare riportando in Sicilia non soltanto i flussi turistici interni ma anche quelli stranieri per dare finalmente ossigeno al settore del turismo”, dicono i sindacalisti in merito alla ripresa di Villa Igiea.

La fiducia sta soprattutto nei turisti che verranno dall’estero. “Con la campagna di vaccinazione, che in altri Paesi sta andando molto velocemente, auspichiamo che si possa arrivare presto anche a uno sblocco dei voli dall’estero per favorire la ripartenza di strutture ricettive come Villa Igiea, che si rivolgono proprio a una clientela di livello alto e proveniente dall’estero. In questo modo speriamo si possa sfruttare in pieno la stagione turistica per un ritorno progressivo alla normalità che possa garantire tutti i livelli occupazionali”.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”