Home

Covid, obbligo di quarantena? Il passeggero può annullare il volo e incassare il rimborso

Il giudice di pace di Palermo Raffaella Piro ha emanato una importante sentenza. Ha stabilito che, se c’e’ obbligo di quarantena all’arrivo o al rientro di un volo, il passeggero puo’ rinunciare al volo stesso e ottenere il rimborso dalla compagnia.

Un precedente importante per ogni passeggero

Questa decisione crea un precedente importante per decine di migliaia di viaggiatori. Il principio stabilito dal giudice si estende infatti a quanti sarebbero dovuti partire durante l’emergenza Covid e si sono visti negare il rimborso dalle compagnie. Con la motivazione che il volo era comunque operativo. Anche se nel Paese di destinazione o rientrando dal viaggio era previsto un periodo di quarantena.


Leggi anche: Nuovi Concorsi pubblici: sbloccati 125 mila posti nella P.A. Ecco i Bandi principali


La vicenda analizzata dal giudice Piro riguardava l’avvocato palermitano Alessandro Palmigiano, esperto di tutela dei consumatori. La Palmigiano, prima del lockdown aveva prenotato un volo per la Tunisia per un viaggio che avrebbe dovuto fare con i figli nel mese di agosto 2020. Una vacanza a cui l’avvocato e’ stato costretto a rinunciare. Sebbene con l’emergenza Covid ancora in atto la compagnia Tunisair Express ha continuato a mantenere i voli Palermo-Tunisi – proprio perchè al rientro avrebbe dovuto isolarsi per 14 giorni.

Il contenzioso con la compagnia aerea

La compagnia ha negato il rimborso per poi aprirsi alla possibilità di emettere un voucher. Che, però, alla fine non è mai arrivato. Così, assistito dai colleghi di studio Lucio Savagnone e Mattia Vitale, il legale ha avviato un contenzioso davanti al Giudice di Pace di Palermo. La sentenza ha condannato Tunisair Express al rimborso dei biglietti, 1100 euro, oltre alle spese legali. “La soddisfazione – commenta l’avvocato Palmigiano – non è tanto per la sentenza favorevole, ma per il fatto che lo stesso principio puo’ essere esteso a decine di migliaia di viaggiatori che sono stati costretti a rinunciare non per paura o per capriccio, ma solo perche’ non potevano permettersi uno stop di 14 giorni al rientro”.

Leggi anche:

Palermo,Grotte della Gurfa: una chicca da scoprire tra storia e mistero

I nuovi figli della mafia: tra Università e finanza

Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.