Home

Sicilia, rinuncia al posto fisso per cederlo al collega bisognoso: “Nessuno lo avrebbe fatto”

Il gesto inaspettato di solidarietà di una siciliana fa furore, specialmente in tempi di crisi e pandemia. Tutto parte a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, dove una generosa e altruista Ausiliaria del Traffico, Giose Caliri, ha rinunciato alla firma del contratto di lavoro a tempo indeterminato in Sicilia per cedere questa opportunità a un collega, che non sapeva altrimenti come mantenere la sua famiglia.

Col suo nobile gesto la messinese ha ottenuto l’apprezzamento, oltre che la grande stima e commozione da tutti i colleghi di lavoro. Una storia avvenuta a fine anno, che ha chiuso il 2021 in bellezza nel Comune di Barcellona. La signora Caliri ha deciso di dare una speranza al collega.


Leggi anche: Ondata di gelo in arrivo sull’Italia, piogge e freddo in Sicilia: le previsioni del weekend


Sicilia, rinuncia al posto fisso per cederlo al collega bisognoso

A raccontare il nobile gesto è stato il collega Pippo Squadrito attraverso il suo profilo social: “Un bellissimo gesto della collega Giose Caliri. Ha rifiutato il contratto a tempo indeterminato a 30 ore per fare entrare il collega che era rimasto fuori. Spero con tutto il che l’amministrazione Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto possa fare firmare al più presto il contratto alla nostra Super Giose”.

Tanti gli apprezzamenti su Facebook, tra cui anche quelli del sindaco del Comune, Pinuccio Calabrò, che ha voluto commentare il bellissimo gesto della dipendente sul suo posto fisso: “Onestamente mi è sempre stata simpatica, da oggi per me è un esempio. Valori di altri tempi. Sarà nei miei pensieri”. E lei ha risposto lusingata: “E’ un gesto che ho voluto fare a un collega che merita. A me aspettare un paio di mesi non cambia la vita. Sono contenta ed è giusto così. Grazie ancora di cuore“.


Leggi anche:

“Viola come il mare”, la serie con Can Yaman torna in Sicilia: aperti i casting per comparse


Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”