George Floyd è comparso in un murale oggi a Ballarò. Il volto del cittadino afroamericano ucciso negli USA, a Minneapolis, da un poliziotto, è divenuto ormai simbolo della lotta contro il razzismo e l’abuso di potere delle forze di polizia. Arriva anche a Palermo la protesta, in salsa sicula però, dell’omicidio Floyd. L’opera è nata da un’idea del rapper Christian Picciotto Paterniti ed è stata realizzata dallo street artist palermitano Alec. Accanto al volto la scritta “No racism”.
“È nato tutto da un breve giro di telefonate tra artisti e attivisti – racconta Picciotto – volevamo organizzare un flash mob lo scorso venerdì, poi abbiamo pensato di fare coincidere la nostra azione pubblica con i festeggiamenti di piazza Mediterraneo, che domani compie dieci anni di lotta per la sua riqualificazione”. Domani pomeriggio, a partire dalle 17, i promotori del murales saranno in piazza insieme ad associazioni di quartiere e attivisti, per unirsi alla festa della piazza, scenario la settimana scorsa di scontri violenti tra bande e residenti.
In occasione dell’anniversario, sei “lapini trasformati” in piccoli palcoscenici itineranti porteranno sketch, musica e performance tra le vie di Ballarò. “Bisogna ripartire dall’arte – continua Picciotto – come lotta politica e civile. Ci sembrava assurdo occuparci di un caso globale come George Floyd e non del locale, la nostra Palermo, da sempre in prima linea contro tutti i razzismi”.
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