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A Unipa studentesse più brave, ma fanno meno carriera dei maschi: ecco il nuovo piano egualitario

L’Università di Palermo presenta il primo bilancio di genere e un piano per l’eguaglianza da quasi 400 mila euro. Due strumenti che daranno un nuovo impulso all’inclusione rimuovendo ostacoli e disuguaglianze che ancora persistono tra uomini e donne anche all’interno del mondo accademico. E Unipa non è da meno.

Siamo impegnati a seguire una politica fondamentale per la piena valorizzazione di tutte le risorse dell’Ateneo“, ha detto il rettore Massimo Midiri. Il Bilancio di genere 2021 promuoverà l’eguaglianza di genere e mirerà a integrare queste linee in tutte le politiche dell’Ateneo.

Dai dati raccolti, emerge che le studentesse sono mediamente più brave e più veloci a laurearsi, ma guadagnano meno dei colleghi di sesso maschile dopo la laurea. E inoltre fanno più fatica degli uomini a scalare i gradini della carriera universitaria. La redazione del documento è uno dei requisiti necessari per la valutazione di ammissibilità del Gender Equality Plan. Il piano rappresenta un elemento per l’accesso ai fondi europei per la ricerca.


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A Unipa universitarie più brave, ma fanno meno carriera dei maschi

Si articola in cinque aree: la prima è anche la più ampia e riguarda le misure per la conciliazione fra vita lavorativa e vita familiare. La seconda e la terza area sono rivolte specificamente a individuare misure di riduzione del gender gap sia nei ruoli apicali di governo sia nel reclutamento e nella progressione di carriera. La quarta area riguarda la valorizzazione della dimensione di genere nella ricerca e nella didattica. La quinta area, infine, interessa le misure contro i comportamenti discriminatori, molesti e violenti.

I due documenti sono stati redatti da un gruppo coordinato dalla prorettrice all’Inclusione, pari opportunità e politiche di genere Beatrice Pasciuta. “Per noi l’impegno per la riduzione del gender gap non è un formale adempimento alle richieste dell’Europa e del Pnrr, ma una politica fondamentale per un’analisi in termini critici che porti alla piena valorizzazione di tutte le risorse dell’Ateneo- dichiara Midiri- In questo modo elimineremo ostacoli e diseguaglianze”.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”