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Ad Agrigento parte il progetto Aper

Prende il via il progetto Aper (Architettura domestica punica, ellenistica e romana: salvaguardia e messa in valore). Finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera dell’UE Italia-Tunisia 2007/2013, il progetto nasce per iniziativa dell’Università degli Studi di Palermo, tramite il Centro di Gestione del Polo Didattico di Agrigento e in partenariato con il Polo Universitario della Provincia di Agrigento (Cupa), con l’Institut National du Patrimoine di Tunisi e con l’Agence Nationale de Mise en Valeur du Patrimoine et de Promotion Culturelle di Tunisi.

Tra gli obiettivi, quello di incoraggiare l’integrazione istituzionale e culturale e la promozione sociale ed economica fra le realtà tunisina e siciliana. Per raggiungere questo fine, il progetto cercherà di maturare esperienze comune di creazione di reti fra gli attori, finalizzate allo sviluppo del turismo culturale.

Ed in particolar modo, Aper cercherà di fomentare la conservazione, la valorizzazione e la conoscenza del costruito archeologico di Uqique e Kerkouane in Tunisia e del Quartiere ellenistico-romano di Agrigento, che hanno come caratteristica comune la sovrapposizione delle culture punica, ellenistica e romana.

Le attività si svolgeranno dal 27 al 31 maggio presso la Villa Genuardi di Agrigento. Come si legge su AgrigentoNotizie, l’inizio delle attività è previsto lunedì 27 maggio con l’Università: Il progetto Aper a Villa Genuardi a presentazione del programma da parte di Maria Luisa Germanà, coordinatore scientifico del progetto Aper e di Ettore Castorina, coordinatore dei Poli decentrati dell’Università di Palermo. Successivamente si terrà la conferenza del professor Sergio Aiosa sul tema L’architettura domestica punica, romana ed ellenistica: conoscenza archeologica.

Martedì 28, durante  le riunioni del Comitato scientifico e del Comitato di pilotaggio del progetto Aper, si svolgeranno le attività formative sul tema Fenomenologia del rischio, diagnostica e manutenzione programmata degli apparati musivi, curati da Maria Elena Alfano, Cosimo Di Stefano, Rosa Not e Rosaria Merlino del Centro regionale della Progettazione e Restauro della Regione Siciliana.

Sul tema I sistemi di rilievo e rappresentazione del costruito archeologico: ricostruzioni virtuali e altre possibilità applicative, si svolgerà il confronto a cura di Fabrizio Agnello e Mirco Cannella.

A coordinare la terza giornata, prevista per mercoledì 29, Lucio Melazzo, project Manager del progetto. Prevista una conferenza pubblica (introdotta dai saluti del Rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla, del Dirigente del Dipartimento alla Programmazione Antonio Piceno e di Massimo Caltavuturo del Segretariato Tecnico Congiunto, del presidente del Consorzio Universitario di Agrigento Maria Immordino, del presidente del Corso di laurea in Archeologia Oscar Belvedere e del presidente del Corso di laurea in Architettura Giuseppe De Giovanni) che comprenderà una Tavola Rotonda sul tema Salvaguardia e valorizzazione dei siti archeologici: sfide e obiettivi per gli scenari attuali e futuri.

A prendere parte all’incontro Alberto Sposito, promotore e precedente Coordinatore Scientifico Progetto Aper, Mounir Fantar, Ahmed Ferjaoui e Adnane Louhichi, dell’Institut National du Patrimoine di Tunisi, Bechir Mazigh e Sow Daouda, dell’Agence de mise en valeur du Patrimoine et de promotion culturelle di Tunisi, Giuseppe Parello, Parco Valle dei Templi di Agrigento, Adele Mormino (Centro Regionale per la progettazione e il restauro), Patrice Morot-Sir (École d’Avignon), Luigi Merolla (Institut Italien de Culture di Tunisi), Francesco Christian Schembri, provincia regionale di Agrigento, Tarek Brik, École National d’Architecture et Urbanisme di Tunisi e Maria Luisa Germanà, coordinatore Scientifico Progetto Aper.

Dopo un sopralluogo al Quartiere ellenistico-romano, giovedì 29 maggio si svolgeranno le conferenze di Alessandro Tricoli su Le coperture nei siti archeologici: inquadramento generale e di Aldo R. D. Accardi su La presentazione e la musealizzazione dei siti archeologici: problemi specifici ed esempi. A seguire un seminario con la simulazione delle proposte progettuali sulla comunicazione nei casi di studio del Progetto.

Per l’ultima giornata, venerdì 31, verrà effettuato un report conclusivo, esposto da Chiraz Guellela e Santina Di Salvo. A chiudere le attività una discussione, con gli interventi di Ahmed Ferjaoui, dell’Institut National du Patrimoine di Tunisi, di Bechir Mazigh e Sow Daouda, dell’Agence de mise en valeur du Patrimoine et de promotion culturelle di Tunisi e di Lucio Melazzo, Maria Luisa Germanà e Rosa Maria Vitrano, dell’Università di Palermo.

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