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All’Università arriva un corso sulla felicità e il benessere

Dal 10 febbraio ha preso avvio un insegnamento che incentra i temi sul benessere e la felicità. Il nome completo è “laboratorio di contesti e strumenti per il benessere e la felicità”. Il corso è rivolto agli studenti delle lauree magistrali in Psicologia dell’amministrazione e organizzazione, nell’Università di Torino. Il progetto vede come collaboratori anche il Movimento Mezzopieno, che da anni propone workshop sulla felicità. 

La voglia di portare davanti gli studenti questo tema viene da ciò che la pandemia lascerà dietro ciascun cittadino. Il corso offrirà 4 crediti ai propri studenti. La frequenza sarà obbligatoria. L’esame da sostenere sarà scritto. 

Il programma verterà su alcuni punti in particolare: felicità e benessere, prospettive e modelli teorici. Poi si passa a ambiti di applicabilità dei modelli, strumenti di rilevazione e promozione del benessere e della felicità. Ma anche esperienze di promozione del benessere e della felicità in vari contesti e ambiti di vita. 

Il laboratorio spera di lasciare ai propri studenti la possibilità di recuperare l’arte di vivere, cioè della capacità di uscire dalla realtà e immaginarne altre. Perché essere felici è un’arte, e non tutti sanno raggiungerla. 

Il corso sulla felicità e il benessere

A parlarne al sito TorinoToday, la professoressa Angela Fedi, docente di psicologia sociale e di comunità all’Università di Torino.  “Il benessere non è la mera assenza della malattia o del disagio e la felicità non è circoscritta al picco di endorfine, al successo momentaneo o alla gioia che si prova in seguito ad un particolare evento. Entrambi i costrutti, pur differenziandosi, fanno riferimento ad un più ampio equilibrio, un’armonia tra il proprio mondo interno e quello esterno. Anche i contesti in cui si vive sono importanti, dove per contesto intendiamo le dimensioni relazionali, gli aspetti sociali che sono più vicini a noi, dall’ambiente professionale alle circostanze più generali in cui tutti viviamo. 

Poi l’insegnante argomenta il suo pensiero: “Le ultime ricerche, ad esempio, mostrano che la percezione della sostenibilità è diventata una variabile importante nello studio della felicità e del benessere. Solo se percepiamo di essere sostenibili e di poter avere un futuro sostenibile, sono possibili la felicità e il benessere”.

L’obiettivo del laboratorio promosso dall’università è quello di trasmettere a studenti e studentesse l’importanza di focalizzarsi non solo sul risultato delle proprie azioni, del proprio lavoro, ma anche allo stare meglio e al far star meglio gli altri. Un insegnamento per rimettere al centro i bisogni più autentici, sia in ambito professionale che nella vita quotidiana.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”