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Caro carburanti, gli aumenti sono ‘una truffa’: “Non esistono motivi reali, è solo speculazione”

Le sanzioni alla Russia, gli effetti sull’economia italiana. L’altro risvolto della guerra in Ucraina è la ricaduta su prezzi di carburanti, inflazione, energia: il governo – riporta Lapresse – lavora a un piano per tamponare la crisi. Se il fronte degli autotrasportatori si spacca dopo lo stop della commissione di garanzia allo sciopero annunciato per lunedì, il caro benzina è sotto gli occhi di tutti.

“Il mercato ha alzato i prezzi in maniera irragionevole e lo stanno pagando le imprese, è una colossale truffa creata dal nervosismo del mercato, i prezzi stanno crescendo in maniera scorrelata dalla realtà”, sbotta il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. “Non esiste un motivo perché il prezzo del gas aumenti: in questi giorni anzi affluisce abbondantemente da tutti gasdotti compresi quelli russi in misura anche maggiore di anni fa”, assicura, suggerendo la soluzione di un ‘price cap europeo’, un tetto massimo che arresti la corsa dei prezzi.

Del resto il problema non è – solo – il pieno ma l’intero approvvigionamento energetico del Paese, a partire dalle industrie. “Se anche volessimo cambiare il nostro paesaggio energetico sarebbe tardi, ci vorrebbero anni, quello che possiamo fare è andare al massimo sul nostro gas che possiamo vendere alle piccole e medie imprese energivore a un prezzo controllato . Per lo stesso motivo adesso non avrebbe senso costruire centrali nucleari. Quello che non dobbiamo fare è perdere il treno delle nuove tecnologie. Dobbiamo accelerare le sorgenti rinnovabili”, suggerisce Cingolani.

Non significa che il governo non stia lavorando a un ‘piano b‘ per sganciarsi dal gas russo, anzi. Dopo l’Algeria e il Qatat, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il numero uno Eni, Claudio Descalzi, sono partiti per un weekend in missione nella Repubblica del Congo e in Angola. “Con Congo e Angola – ha detto il ministro a Repubblica – c’è ancora da negoziare. Dobbiamo sostituire 29 miliardi di metri cubi di gas russo. Già così ne compenseremo la metà in due mesi. Ma sono ottimista, si può riuscire ad andare anche oltre”.Sotto la lente d’ingrandimento anche l’impatto sulle famiglie e in generale la crescita del Paese ancora alle prese con il post Covid.

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