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Chiedono “sangue no vax” per la trasfusione del figlio, sospesa la potestà ai genitori

Per il momento “è sospesa” la potestà ai genitori no vax del bambino con complicanze cardiopatiche residente a Sassuolo. Ma l’incarico all’assistente sociale del comune modenese potrebbe durare solo qualche settimana, il tempo indispensabile ai medici del policlinico Sant’Orsola di Bologna per operare il piccolo.

Un intervento per il quale saranno necessarie alcune trasfusioni di sangue che per la famiglia dovrebbe provenire da donatore non vaccinato contro il Covid-19. La direzione dell’ospedale si era opposta nei giorni scorsi: un’opposizione accolta dal giudice tutelare di Modena che ha inviato il fascicolo al tribunale dei minori del capoluogo di regione.

Il giudice del tribunale dei minori di Bologna prima di deliberare hanno ascoltato le ragioni dei genitori del bambino: ragioni “religiose” come avevano chiarito i legali della famiglia, perché si chiedeva di non utilizzare per la trasfusione sacche di sangue di persone immunizzate con vaccini per la sperimentazione dei quali – secondo la loro convinzione – sono stati impiegate cellule embrionali. 

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