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Dal cuore di Palermo alla Mongolia: il giovane imprenditore dà vita al primo Club di Business Angel

Dal cuore di Palermo alla Mongolia: il giovane imprenditore dà vita al primo Club di Business Angel, ecco chi è Francesco Cracolici.

Francesco Cracolici rivoluziona gli emerging markets con il primo progetto in Mongolia
L’imprenditore e il primo Club di Business Angel in Mongolia- fonte: web

Chi è il giovane Francesco Cracolici

Francesco Cracolici, un giovane di 29 anni nato e cresciuto a Palermo, ha trascorso gli ultimi 10 anni viaggiando per il mondo e dedicandosi al progresso dei “mercati emergenti”. Recentemente, ha avviato il primo e unico Club di Business Angel in Mongolia.

Nonostante la sua giovane età, Cracolici ha accumulato una notevole esperienza nell’ambito degli investimenti nei mercati emergenti. Egli afferma che questi mercati rappresentano una straordinaria opportunità per gli investitori poiché sono terreni fertili per la creazione di nuove startup, spesso basate su modelli occidentali già validati e conosciuti per il loro potenziale. Inoltre, sottolinea che è in queste regioni che l’innovazione può davvero fare la differenza, migliorando la qualità della vita delle persone. Di conseguenza, ritiene sia essenziale e un dovere personale contribuire a promuovere lo sviluppo in queste aree.

Negli ultimi anni, Cracolici ha coordinato e gestito tre programmi di accelerazione in tre continenti diversi. L’ultimo di essi, denominato StarVenture, ha coinvolto 26 paesi e ha fornito supporto a oltre 200 startup che hanno raccolto complessivamente 390 milioni di dollari in finanziamenti. Cracolici ha anche un portafoglio di investimenti diversificato in cinque continenti, che va dall’Etiopia al Brasile, e ha collaborato in co-investimenti con figure di spicco come Justin Mateen, il fondatore di Tinder, e Peter Thiel di PayPal.

La ricchezza della Mongolia

La storia di Francesco Cracolici inizia con i suoi viaggi in giro per il mondo fin dalla giovane età. Durante una delle sue permanenze in Mongolia, ha fatto una scoperta significativa: mancava completamente un ecosistema per l’innovazione e le startup nel paese.

Cracolici ha notato che nonostante questa lacuna, la Mongolia era un luogo ricco di opportunità. Spiega: “La terra di Gengis Khan offre notevoli prospettive. Le previsioni indicano che l’economia mongola crescerà del 5,4% nel 2023, rispetto al 4,8% registrato nel 2022, e si prevede che questa crescita raggiungerà il 6,1% nel 2024. Inoltre, la Mongolia è il secondo maggior produttore mondiale di rame e possiede importanti riserve di oro e uranio. Non va trascurato il suo posizionamento strategico tra la Cina e la Russia, che la rende un vitale corridoio per il trasporto di merci e persone. In sintesi, sono tutti elementi di grande interesse per gli investitori.”

Club di Business Angel in Mongolia

Da queste considerazioni è emersa l’idea di contribuire alla creazione di un ecosistema locale coinvolgendo le istituzioni bancarie di sviluppo del territorio, che hanno affidato a Cracolici il compito di organizzare e fondare il primo club di investitori internazionali. Il risultato di questa iniziativa è stato la nascita, lo scorso giugno, del “Nomadic Angel Club,” di cui Cracolici è stato eletto presidente. Il giovane consulente italiano ha immediatamente messo in moto il club, coinvolgendo circa 150 investitori provenienti non solo dalla Silicon Valley, come Zach Coelius, ma anche da altre parti del mondo. L’obiettivo principale è individuare, investire e sostenere lo sviluppo di startup locali, contribuendo così alla crescita di un mercato con enormi potenzialità. Cracolici afferma: “In questi mesi ho già individuato 12 startup su cui il club organizzerà degli accordi di investimento nel corso dell’anno. Stiamo prendendo sul serio questa sfida, e siamo tutti entusiasti.

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