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È morta Gilda “la Regina del Teatro Massimo”, la cagnolina più amata del centro

Tutta la città di Palermo piange la morte di Gilda. Alcuni amanti degli animali l’hanno perfino definita la “Regina del Teatro Massimo”. La cagnetta ha passato quasi tutta la sua vita tra le vie del centro storico del capoluogo siciliano ed era stata adottata un po’ da tutti. Ogni passante o commerciante le offriva qualche bene alimentare o qualche coccola.

Ad annunciare la morte di Gilda è stata l’educatrice cinofila Giorgia Matesi. “Ieri sera la nostra Regina del Teatro Massimo di Palermo ha lasciato questa Terra. Dopo 15-16 anni di vita, 4 mesi fa Gilda ha smesso di essere autonoma e la persona che l’accudiva sul suo territorio ha scelto, nonostante le difficoltà, di continuare ad occuparsi di lei fino alla fine. Accogliendola in casa”.

Poi l’educatrice racconta: “Gilda è stata doppiamente fortunata. La fortuna di vivere libera per tutta la vita come cane di quartiere, amata da tanti palermitani e non, libera di scegliere dove stare, dove dormire, cosa mangiare, con chi relazionarsi. La fortuna di essere supportata e accompagnata nel periodo più difficile della sua vita, nel dolore e nella frustrazione per non poter più godersi la sua piazza, la sua casa”.


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È morta Gilda “la Regina del Teatro Massimo”

Fin da cucciola abbandonata Gilda, così chiamata da tutti, trascorreva le sue giornate tra il centro storico cittadino. Tra un negozio di un commerciante e una carezza di un passante venuto lì per rilassarsi. “Gilda poco prima di morire ha cercato con lo sguardo lei, Maria Giovanna Di Carlo, ed ha scelto di morire tra le sue braccia. La bellezza della vita libera di Gilda resterà per sempre nei nostri ricordi. Un abbraccio fortissimo alla donna che non le ha fatto mancare nulla fino alla fine e a tutte le persone meravigliose che hanno partecipato generosamente a questa impresa. Ciao Gilda”.

E aggiunge alla fine del messaggio: “Palermo piange la tua scomparsa, anche se sappiamo che sei lì e ci resterai per sempre insieme a Ciccia. Sarete eternamente l’anima canina di piazza Verdi”.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”