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Enrico Trantino, chi è il nuovo sindaco di Catania

CATANIA – Il capoluogo etneo ha finalmente un nuovo sindaco. Ad accaparrarsi la poltrona di primo cittadino è stato il candidato Enrico Trantino.

LA DIRETTA DELLE AMMININISTRATIVE 

Chi è Enrico Trantino, il nuovo sindaco di Catania

Nato a Catania il 15 ottobre del 1963, Enrico Trantino è il figlio di Vincenzo Trantino, monarchico e storico esponente del Movimento Sociale Italiano e della destra catanese. Enrico si interessa di politica sin da giovane, seguendo le orme del padre.

Si laurea in Giurisprudenza all’Università di Catania, diventando uno dei più noti avvocati penalisti del capoluogo, titolare dello Studio Associato Trantino di Catania.

È stato consigliere di quartiere dal 1985 al 1988 e consigliere comunale a Catania dal 1988 al 1992, ricoprendo la carica di vicepresidente della commissione viabilità.

Nel 2013 Enrico Trantino è stato candidato alle elezioni politiche per La Destra di Francesco Storace. È anche tra i fondatori di Diventerà Bellissima insieme a Nello Musumeci e Ruggero Razza ed ha ricoperto la carica di assessore nella giunta catanese presieduta da Salvo Pogliese.

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Enrico Trantino, dopo il ritiro di Valeria Sudano, è stato il candidato unitario del centro destra alla carica di sindaco di Catania per le elezioni amministrative di questo 28 e 29 maggio. Sette le liste che lo hanno appoggiato; tra gli assessori designati c’è anche il coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso.

Il programma di Enrico Trantino per Catania

In merito al programma e alla direzione politica da intraprendere per aiutare Catania a risolvere i principali problemi, Trantino ha spiegato ai nostri microfoni – al tempo della candidatura – che “prima di pensare alle grandi idee bisogna pensare ai servizi basilari. Il turismo è di sicuro un volano per l’economia catanese ma la pulizia, in termini di decoro urbano, e l’ondine pubblico sono le condizioni principali per la vivibilità dei catanesi. Non sono un mago e quindi non bisogna pensare a grandi miracoli. Non lo dico come alibi ma per dare un segnale di concretezza. Dovremo lavorare duramente, dovrò stravolgere la consuetudine personale della mia vita privata ma la città merita amore e attenzione“.

Il futuro della città e il rapporto con la precedente amministrazione

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Inizia una fase di riscossa che non rinnega quanto fatto dal sindaco PoglieseI frutti della sua amministrazione saranno raccolti nel prossimo futuro. Per tutti i cantieri avviati e quelli che saranno avviati grazie ai fondi intercettati. Adesso ci vuole un ulteriore spinta per collocare Catania come protagonista a livello nazionale. È una città apprezzata dai turisti e questo rapporto non deve essere intaccato dai problemi che si manifestano in città la cui responsabilità non dipende soltanto da chi amministra. Per questo motivo lavorerò anche sul fronte del civismo. Occorre infondere il senso di condivisione dei catanesi verso la propria città, il rispetto delle regole, partendo dal sentimento civico che è un principale alleato nel corretto funzionamento del bene pubblico“.

A chi lo definisce pacificatore risponde: “Dai miei alleati mi aspetto lealtà e collaborazione. I momenti di confronto, anche serrati, ci saranno ma si troverà la sintesi. È ovvio che il mio approccio è lontano dalla politica tradizionale e dunque lavoro esclusivamente per dare e non per ricevereÈ importante che le persone che lavoreranno con me saranno fidate e leali, so lavorare in gruppo perché riesco ad ascoltare e non impormi. Si può lavorare bene insieme. Insieme decideremo le strategie migliori per la città“.

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