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Giorgia Meloni: “Se salgo, all’Università ci sarà l’abolizione dei test e corsi unici a 4 anni”

Fratelli d’Italia ha pubblicato il nuovo programma per le prossime elezioni del 25 settembre. Tra i 15 punti c’è anche uno dedicato sul futuro dei giovani. Tra gli obiettivi- qualora riuscisse a entrare in maggioranza- di Giorgia Meloni sul mondo universitario c’è l’abolizione dei test di accesso.

“Per una Gioventù nazionale protagonista delle sorti dell’Italia. Efficientamento del percorso formativo per rendere competitivi i giovani italiani rispetto ai loro coetanei europei- si legge sul manifesto all’elezioni di Fratelli d’Italia- abolizione della “Buona Scuola” e superamento dell’alternanza scuola lavoro; concreto sistema di orientamento universitario e lavorativo”.

Riforma dell’università: ciclo di studi di 4 anni. Abolizione della lotteria del test d’ingresso e introduzione di un sistema di accesso per reale merito al termine del primo anno di corso comune a più facoltà. Copertura totale delle borse di studio ai meritevoli. Incentivi all’occupazione giovanile. Sostegno all’autoimpiego e allo sviluppo di incubatori imprenditoriali e professionali”.


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Qualora dovesse far parte della squadra del prossimo governo, Fratelli D’Italia proporrebbe la sostituzione dei vari test di accesso con accessi programmati alla fine del primo anno di Università. Mentre i corsi sarebbero resi magistrali a 4 anni.

Inoltre nel punto si sottolineano sempre sui progetti dedicati ai giovani italiani: “Zero tasse per le imprese giovanili. Rafforzamento della cittadinanza attiva attraverso la formazione obbligatoria di primo soccorso, protezione civile, antincendio, difesa del territorio, sicurezza stradale. Promozione dei corretti stili di vita; lotta all’alcolismo, alla droga e ai trafficanti di sostanze stupefacenti; prevenzione e recupero anche in collaborazione con il circuito delle comunità terapeutiche”.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”