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I giovani cercano la felicità, no la carriera: “Si sogna un lavoro flessibile e con orari leggeri”

“Stacco Tutto: verso una felicità sostenibile” è il titolo dell’indagine a cura dell’Istituto di ricerca Arc dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Ecosistema Generatività.it in collaborazione con Beate Vivo Farm, condotta su un target di 450 ragazzi dai 18 ai 30 anni.

Al centro della ricerca la nuova tendenza secondo cui le generazioni più giovani sembrano orientarsi verso la ricerca di un equilibrio interiore, ancorato a uno stile di vita che possa garantire stabilità organizzativa ed emotiva. “Staccarsi” da lavori troppo time spending, da realtà relazionali considerate per sé “tossiche” e da contesti abitativi che impongono stili di vita economicamente non sostenibili.

La ricerca in particolare si è soffermata sui fattori capaci di alimentare un sentimento di felicità presso le giovani generazioni ed emergono in particolare 4 elementi: il fattore più citato come risposta (23%) è “stare bene con se stessi”, segue poi lo stato di salute (17,8%), una vita familiare soddisfacente (12,7%) e anche le relazioni di coppia e amicali (11,1%).


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I giovani cercano la felicità, no la carriera

Dall’indagine emerge come il lavoro rappresenti un’importante fonte di soddisfazione, ma si ricerca un ambiente professionale motivante e non impattante rispetto alla propria vita personale. L’80% degli intervistati adotta strategie per dividere la vita lavorativa da quella privata. Il 56% vorrebbe trovare un impiego che garantisca un buon work-life balance e il 43% vorrebbe inserirsi in un team capace di riconoscere le proprie capacità e garantire un percorso di crescita.

“Le prossime generazioni aspirano a nuovi modelli di gestione e modellamento della quotidianità, in grado di ridurre lo stress e fronteggiare in maniera efficace le criticità legate al perdurare dello stato di crisi economica, sociale e sanitaria”.

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