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I neolaureati Unipa si raccontano: “È un periodo incerto, ma troveremo la nostra strada”

A Unipa c’è aria di nuovi laureati. Le strade e gli edifici di Viale delle Scienze tornano gremiti di giovani ragazzi, pieni di speranze, che festeggiano in compagnia delle persone care il traguardo di un percorso faticoso, ostico e pieno di ostacoli.

Oltre le corone d’alloro, gli abiti elegantissimi, i neolaureati di queste ultime sessioni hanno dovuto affrontare la propria laurea con una pandemia che ancora traccia il suo sentiero nella quotidianità, ma che fortunatamente ha dato la possibilità di festeggiare in presenza il traguardo.

Nella facoltà di Giurisprudenza tra i nuovi dottori che brindano c’è Adriana Martorana che a Younipa dichiara: “Posso dire che il Dipartimento ha organizzato brillantemente questa sessione di laurea: dentro l’aula magna eravamo tutti ordinati e composti“.

E aggiunge: “Certo, sarebbe stato bello avere vicino più amici e/o parenti, soprattutto nell’atrio di giurisprudenza che era particolarmente vuoto e abbastanza silenzioso. Ma l’emozione che si vive in quel momento, quella sensazione di essere riusciti a coronare un sogno diciamo che mette in secondo piano tutto questo. Anche perché gli amici e i parenti erano immediatamente fuori dalla facoltà pronti a festeggiarti. E per questo dico grazie a Unipa”.


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I neolaureati Unipa si raccontano: “È un periodo incerto”

Per Mario Guagenti, neolaureato in Finanza, la distanza ha cambiato solo gradualmente le sue abitudini. “Non sono una persona statica. Quindi ho provato ad evolvermi con la nuova modalità, ma non è affatto facile. Alla fine ho raggiunto il mio obiettivo e sono davvero felice. Di questa esperienza universitaria non si butta nulla, si affronta e si supera tutto”.

Il futuro, al momento, vedrà Mario ancora tra i banchi di Unipa. “Ho già iniziato la magistrale. Spero di proseguire negli studi anche oltre la LM. Poi avrei voglia di iniziare a lavorare in proprio, cercando di realizzare le mie idee”.

Altra soddisfazione è arrivata per Sofia Barone, laureata magistrale in Psicologia Clinica. Per lei l’unico rammarico è non aver svolto in maniera totalizzante il tirocinio. “Mi è dispiaciuto fare tirocinio online. Per me contava tanto fare una vera esperienza in ospedale. Ma sono almeno felice di aver potuto festeggiare questo traguardo in presenza“.

Per il suo futuro Sofia vede ancora sacrifici e lavoro duro. “Adesso devo fare un anno di tirocinio. Prevedo ancora un percorso lungo, ma pieno di soddisfazioni. Questi anni sono letteralmente volati“.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”