Tè o Caffè? Ecco che un’altra sessione d’esami è alle porte.
E.. si sa, in piena sessione, quando l’esame incombe, qualsiasi studente universitario ha come miglior alleato la caffeina. Ma anche un’altra sostanza è particolarmente usata allo scopo di migliorare la concentrazione: la teina.
Ma, vi siete mai chiesti.. Che differenza c’è tra la caffeina e la teina? O se oltre al dilemma sul cosa sorseggiare durante la pausa studio o tra un capitolo e l’altro, è meglio bere una tazza di tè o una tazzina di caffè?
Andiamolo a vedere insieme..
Se il nostro palato sa bene quanto sia diverso bere un caffè piuttosto che un tè, le stesse differenze non si evidenziano analizzando le due sostanze.
Questo perché caffeina e teina sono la stessa molecola.
Nonostante abbiano la stessa struttura chimica, però, sono notevoli le differenze nella concentrazione del principio attivo e, di conseguenza, negli effetti sull’organismo.
Infatti, le sostanze antiossidanti presenti in grandi quantità nel tè rallentano l’assorbimento della teina, il risultato sarà un effetto più lento ma più prolungato nel tempo rispetto al caffè.
Possiamo dire infatti che, per questo motivo, il tè ha un effetto stimolante più blando sul sistema nervoso.
Un’altra grande differenza dipende dal metodo di estrazione con cui poi otteniamo le due bevande.
Nonostante la concentrazione della sostanza nelle foglie di tè sia di circa il doppio rispetto a quella contenuta nei chicchi di caffè, il metodo dell’infusione fa si che, poi di fatto, la quantità di teina contenuta in una tazza di tè sia minore rispetto alla caffeina contenuta in una tazzina di caffè.
Allora sorge spontanea una domanda..
In entrambi i casi, la cosa più importante è non superare la dose di assunzione raccomandata giornaliera (circa 3 tazzine di caffè o 6 tazze di tè).
Per rispondere alla domanda, da una parte, come già anticipato, l’effetto eccitante della caffeina è più efficace.
Una tazzina di caffè può aumentare la velocità di elaborazione delle informazioni del nostro cervello del 10%.
Secondo l’EFSA (European Food Safety Authority) la dose di caffeina in grado di migliorare la soglia di attenzione e la concentrazione è di circa 75 milligrammi, l’equivalente di una normale tazza di caffè.
Sarebbero necessarie, quindi, due tazze di tè per ottenere il medesimo effetto.
D’altra parte, però, a lungo andare l’uso cronico di caffè può provocare acidità di stomaco e reflusso gastroesofageo, specie se preso spesso a digiuno. E ancora insonnia, tachicardia e ipertensione.
D’altro canto, gustando una tazza, in particolare, di tè verde possiamo sfruttare numerosi altri effetti benefici dovuti ad altre sostanze contenute nelle foglie di tè, quali ad esempio gli effetti antiossidanti.
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