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Muore mentre va a consegnare la tesi, l’Università conferisce la laurea a Roberto

Il 12 ottobre sarebbe dovuto essere il suo grande giorno. Invece il sogno della corona d’alloro si è infranto lo scorso 9 settembre, quando Roberto Frigerio ha perso la vita in un incidente stradale. Proprio quel giorno era diretto con la sua amata moto all’Università per consegnare le slide della sua tesi di laurea.

Ieri, 12 ottobre, l’Università di Milano Bicocca gli ha conferito lo stesso la laurea. Al posto del 25enne si sono presentati i genitori, la sorella e tutti i suoi amici. In aula erano anche presenti i suoi professori e la rettrice Giovanna Innantuoni. Roberto inoltre aveva quasi finito gli esami e portato a termine anche il suo tirocinio.

E proprio la sua esperienza al Cnr-Icmate di Lecco era stata necessaria per scrivere la sua tesi sui materiali innovativi per leghe metalliche. Una tesi – come riporta Monza Today – che sbarcherà anche oltre i confini nazionali: la prossima settimana la sua tutor Elena Villa la presenterà a un convegno internazionale.


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l’Università conferisce la laurea a Roberto

Roberto è rimasto vittima di un incidente stradale sulla SS36 nei primi giorni di settembre. Il 25enne ha perso il controllo della sua moto all’altezza di Seregno andando a sbattere contro il guardrail. Inutili i soccorsi e la corsa in ospedale a Desio.

“Roberto amava la scienza fin da bambino – spiega al giornale locale la sorella Erica -. Non facevamo altro che guardare documentari, uno dietro l’altro. A cominciare da quello sui vulcani”. Così fin da adolescente Roberto sognava di arrivare anche alla laurea specialistica che avrebbe voluto fare all’estero.

La famiglia però ieri in aula ha dedicato delle parole calorose a Roberto Frigerio: “Si era dedicato tanto in questi anni. Il giorno dell’incidente sapeva già che questa sarebbe stata la data. Così è stato”, tengono a precisare i genitori che ricordano Roberto come un ragazzo affettuoso e premuroso. Amava la Formula 1 e in moto era sempre prudente. “Roberto era una persona affidabile – ricorda ancora il professor Carlo Antonini, suo relatore –. Lo aspettavamo per l’ultimo esame e quando non lo abbiamo visto arrivare ci siamo subito preoccupati”.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”