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Nel secolo scorso i treni iperveloci precursori di hyperloop si ideavano a Unipa

C’è una storia quasi incredibile ma vera che sta emergendo in queste ore grazie a una interrogazione parlamentare dell’Ars Stefania Campo del MoVimento 5 stelle. Negli anni ’70, grazie a studi di un docente dell’Università degli Studi di Palermo, venne sperimentato un prototipo hyperloop, anticipazione del treno ad alta velocità che corre dentro un tubo pressurizzato. Un aggiornamento della stessa idea, con la levitazione magnetica, è attualmente in fase di sperimentazione per hyperloop one e The Boring Company di Elon Musk, il creatore della Tesla.

Alla fine degli anni ’60 il professore Giovanni Lanzara aveva lavorato all’Università del Kentucky con un finanziamento del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti d’America e poi presso l’Istituto di Aeronautica a Palermo (1968-76) con finanziamenti della Regione Siciliana a un veicolo di trasporto terrestre ultraveloce su cuscino d’aria.

Il primo prototipo, denominato Iap 1 (Istituto Aeronautica Palermo 1) era un modellino lungo 60 centimetri.

Il secondo prototipo Iap 2 era un veicolo lungo otto metri, pesante 1,3 tonnellate, in grado di trasportare tre persone che venne rodato in una zona isolata della cittadella universitaria su un tracciato in cemento lungo 200 metri. Poggiava su un cuscino d’aria di 18-20 mm, la propulsione era assicurata da un’elica sul lato posteriore del veicolo e la potenza istallata era di 150 cavalli.

IAP2

Nei primi anni ’70 fu costruito lo Iap 3 che pesava 9,5 tonnellate, poteva trasportare 20 persone ed era spinto da un motore lineare da 450 kilowatt che poteva in teoria spingerlo alla velocità di 250 chilometri all’ora e venne sperimentato all’ex aeroporto militare di Trapani Milo su un tracciato lungo 600 metri.

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3 Risposte

  1. Giovanni

    L’Universita’ di Palermo ha avuto eminenti studiosi e scenziati di varie branche che si sono contraddistinti per le loro intuizioni e scoperte innovative.
    Doderlain, Stanislao Cannizzaro, Emilio Segre, padre Reveberi e medici come il prof. Turchetti, prof. Schirosa, prof. Fumagalli, prof. Nesci prof. Pasqualino e altri eminenti studiosi di altre branche del sapere, hanno dato lustro all’UNiversita’ per la loro produzione scientifica ed editoriale.
    ad esempio Il Prof. Fumagalli, con le Sue preparazioni anatomiche precorse la metodologia di studio radiologico mediante la TAC molti anni prima che la metodica fosse introdotta nella diagnostica radiologica e potrei continuare.