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Palermo dedica la sua prima piazza a Falcone e Borsellino: un gesto di memoria per ricordare i due eroi

Palermo rende onore a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino dedicando loro la prima piazza della città, in un gesto simbolico di profondo rispetto e memoria. Questo tributo sottolinea il coraggio e l’impegno degli eroi nella lotta contro la mafia, segnando un punto di riferimento importante per la comunità e le future generazioni.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino- fonte: web

A Palermo, per la prima volta, una piazza viene dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, decisione presa dal sindaco Roberto Lagalla. Il nuovo nome ha ricevuto l’approvazione sia dalla Commissione Toponomastica, lo scorso novembre, che dalla Sovrintendenza, a gennaio. Fino a questo momento, nella città siciliana non erano presenti strade o piazze intitolate ai due magistrati, vittime delle stragi mafiose del 1992. Una villa tra le vie Marchese Ugo, Giorgio Montisoro e della Libertà è stata intitolata a Giovanni Falcone e a sua moglie, Francesca Morvillo, mentre il Velodromo di via Lanza di Scalea e un atrio della Biblioteca comunale portano il nome di Paolo Borsellino.

La Piazza dedicata a Falcone e Borsellino

La piazza Falcone e Borsellino si trova davanti alla stazione Notarbartolo, incorniciata da via Ariosto, via Pecoraro e via Notarbartolo, e in precedenza era dedicata a Matteo Maria Boiardo, un letterato del Rinascimento, dal 1969.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino rappresentano figure chiave nella lotta contro la mafia in Sicilia e in tutta Italia, simboli di dedizione e coraggio. Amici e colleghi, hanno impiegato le loro carriere a contrastare il crimine organizzato, ricoprendo ruoli di rilievo nella Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.

La vita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Il 23 maggio 1992, Giovanni Falcone fu assassinato in un attentato mafioso insieme alla moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta sulla strada dall’aeroporto di Palermo alla città. Il 19 luglio, dopo solo 57 giorni, Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta furono uccisi in un altro attacco. Nonostante la loro scomparsa, l’impegno contro la mafia continua, alimentato dal loro esempio, che ispira ancora oggi le nuove generazioni.

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