L’associazione Emily Palermo lancia il progetto #DonneRigenerAttive: “Il Valore delle Donne Contro ogni Violenza”, per cambiare la topografia della città sulla scia delle donne che hanno lottato per darle un nuovo volto.
Palermo, per quanto ci faccia male ricordarlo, è anche la città segnata dall’orrore delle stragi di mafia. Palermo è la topografia ferita di quei luoghi, luoghi impressi nella memoria di tutti noi. Come Via D’Amelio è quel 19 luglio 1992, giorno di dolore e di ingiustizia. Ma Via D’Amelio è anche il luogo che Rita Borsellino, sorella del giudice Paolo, e i suoi familiari, insieme a tanti altri volontari, hanno voluto trasformare nel segno della pace e della liberazione dalle mafie, per affermare l’irrinunciabile necessità di giustizia e di verità.
Rita Borsellino ha sempre rimarcato che, dopo lo strazio della strage, l’inizio della sua seconda vita di impegno civile e politico, di testimonianza e memoria attiva, fosse venuto dalla forza della madre e da quelle di tutte le donne unite contro la mafia e contro ogni complicità che ne erano arma e protezione.
Ed è proprio dall’impegno di Rita Borsellino che nasce l’idea lanciata dall’associazione Emily: cambiare la topografia della città, quella della violenza e dell’orrore, per mezzo della forza delle donne. Nel comunicato dell’associazione si legge: “In via D’Amelio – proprio all’ingresso – alcuni alberi e la pensilina dei bus sono il primo punto di incontro di chi vi si reca. Proponiamo di rigenerare e curare questo spazio verde, trasformare i pannelli della pensilina in racconti di vita di donne, verniciare di rosso la panchina indicando come denunciare e dove trovare aiuto e sostegno contro la violenza maschile sulle donne. Proponiamo di collocarvi un masso a segnalare la resistenza salda, consapevole e liberatoria delle donne. Chiediamo di replicare questo prototipo di progetto in altre zone della città, arricchito dalla partecipazione di scuole e associazioni del territorio, con il patrocinio del Comune. Tracciamo a Palermo una toponomastica femminile, rinominando spazi e aree verdi della città, segnando simbolicamente luoghi urbani significativi con lo stesso impegno per la giustizia e il riscatto da ogni violenza che Rita Borsellino e le altre donne coraggiose e tenaci ci insegnano. La memoria è viva e può diventare mappa dei diritti e della libertà”.
QUI per firmare la petizione.
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