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Palermo, studenti in piazza contro scuola-lavoro e la nuova maturità

Manifestazione in atto degli studenti delle superiori per le vie del centro città: “Non vogliamo un sistema basato sul profitto, che trasforma le scuole in fabbriche”.

Studenti manifestano in piazza

Anche a Palermo, così come in tante altre città italiane, oggi gli studenti hanno deciso di scendere in piazza per dire no agli esami di maturità vecchio stile, con la previsione delle due prove scritte, e all’alternanza scuola-lavoro dopo la morte del diciottenne Lorenzo Parelli. Tantissimi gli studenti dei vari istituti ritrovatosi in piazza Castelnuovo per muoversi in corteo nel cuore della città. A capeggiare il corteo, lo striscione “La vostra scuola ci fa schifo”.

Alternanza scuola-lavoro: “Garantire agli studenti il diritto alla vita”

“Quello che è successo ad Udine, la morte di Lorenzo Parelli, 18 anni, al suo ultimo giorno di stage durante le ore di alternanza, è la diretta conseguenza di un sistema basato sul profitto, che trasforma le scuole in fabbriche e aziende e che manda i ragazzi a lavorare senza nessuna precauzione. Già in passato erano successi incidenti durante le ore di alternanza, ma questa volta è stato oltrepassato il limite. Agli studenti non è più garantito neanche il diritto alla vita“, così commenta Giorgio Caruso, rappresentante d’Istituto dell’Einstein, ai microfono di La Repubblica.


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Esame di Maturità: “Eliminare gli scritti”

E sulla maturità, gli studenti affermano: “È impensabile tornare a questo tipo di esame dopo mesi di pandemia. anche adesso, seppure la scuola sia in presenza dall’inizio dell’anno, sappiamo che la situazione non è davvero così: ci sono moltissime classi in quarantena o che sono state più volte in quarantena e quindi in dad durante tutto l’anno. Queste direttive, arrivate solo ora dopo mesi di incertezza, sono l’ennesima dimostrazione di un Ministero che non ascolta gli studenti e che non prende in considerazione la grave situazione psicologica che stanno vivendo, ma pensa invece solamente a valutarli. Vogliamo risposte dal Ministro». Le associazioni studentesche propongono un esame che elimini gli scritti e inserisca una tesina, così come avvenuto lo scorso anno.

morto

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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.